La Sicilia investe nella formazione professionale: nuovi fondi per migliorare l’occupabilità

La Regione Siciliana ha lanciato un’importante iniziativa per il rafforzamento del mercato del lavoro locale, aprendo la seconda finestra di finanziamento dell’Avviso 7/2023 nell’ambito del Programma FSE+ 2021-2027. Con un investimento complessivo di oltre 61 milioni di euro, questo programma rappresenta un pilastro fondamentale nella strategia regionale per migliorare le prospettive occupazionali dei cittadini siciliani.
Il progetto nasce dalla necessità di colmare il divario tra le competenze disponibili e quelle richieste dal mercato del lavoro, utilizzando come base l’analisi dei fabbisogni formativi rilevati attraverso la Banca Dati Excelsior 2024. Questa mappatura dettagliata consente di orientare gli interventi formativi verso settori realmente strategici per lo sviluppo economico dell’isola.
Opportunità concrete per i cittadini
I percorsi formativi finanziati dall’avviso sono completamente gratuiti e prevedono un’indennità giornaliera per i partecipanti, elemento che favorisce l’accesso anche alle fasce più vulnerabili della popolazione. L’offerta formativa è strutturata attorno a 73 profili professionali riconosciuti dal Repertorio Regionale delle Qualificazioni, garantendo così la spendibilità delle competenze acquisite nel mercato del lavoro regionale.
Tutti i percorsi includono moduli obbligatori di igiene e sicurezza sul luogo di lavoro, alfabetizzazione informatica e lingua straniera, competenze trasversali sempre più richieste dalle aziende. Per completare la formazione, è previsto anche uno stage formativo, elemento cruciale per applicare in contesti reali quanto appreso durante il corso.
Focus sui settori strategici
La distribuzione delle risorse è stata pianificata per sostenere le aree professionali considerate strategiche per il futuro economico della Sicilia. Tra queste figurano il settore agro-alimentare, fondamentale per valorizzare le eccellenze enogastronomiche dell’isola; il comparto della cultura e delle tecnologie informatiche, in rapida espansione; il manifatturiero e l’artigianato, che rappresentano un patrimonio di competenze tradizionali da preservare; la meccanica, gli impianti e le costruzioni; i servizi alla persona e quelli commerciali; e infine il turismo, motore economico fondamentale per la regione.
Procedura di accesso ai finanziamenti
Per accedere ai finanziamenti, gli enti di formazione devono seguire un iter ben definito. Innanzitutto, è necessario essere iscritti o aggiornare la propria iscrizione al Catalogo Regionale dell’Offerta Formativa. Successivamente, gli enti dovranno presentare progetti esecutivi dettagliati, rispettando i limiti di finanziamento previsti dall’Avviso. La procedura si conclude con la prenotazione delle risorse attraverso un sistema a sportello, che garantisce trasparenza e oggettività nella valutazione.
A tutela dell’investimento pubblico, è obbligatoria la presentazione di una polizza fideiussoria conforme allo schema allegato all’Avviso, che funge da garanzia per l’anticipazione richiesta.
Premialità per la qualità e l’efficienza
Un aspetto particolarmente innovativo dell’Avviso 7/2023 è l’introduzione di un sistema di premialità per gli enti formativi che hanno dimostrato efficienza e qualità nella precedente finestra di finanziamento 2023-2024. Gli enti che hanno completato con successo i progetti e certificato tutti gli allievi previsti avranno accesso prioritario a ulteriori finanziamenti derivanti dalle economie realizzate, creando così un circolo virtuoso che incentiva l’eccellenza formativa.
Requisiti e limiti di finanziamento
Per garantire la qualità dell’offerta formativa, l’Avviso prevede criteri stringenti di ricevibilità e ammissibilità delle istanze. Non saranno considerate ricevibili le domande difformi nei contenuti o negli allegati rispetto a quanto prescritto, né saranno ammesse istanze presentate da soggetti privi dei requisiti previsti.
I limiti di finanziamento variano in base all’esperienza degli enti: quelli accreditati da meno di un anno potranno presentare progetti fino a 250.000 euro, quelli accreditati da almeno un anno e in regola con monitoraggi e rendicontazioni fino a 400.000 euro, mentre gli enti con almeno due anni di accreditamento e in regola con tutti i requisiti potranno accedere a finanziamenti fino a 500.000 euro.






