La Lufthansa dice addio ai gentili signori e signore.

Una decisione per fare sentire inclusi tutti coloro che si trovano a bordo dell’aereo.

Nel corso degli ultimi tempi abbiamo assistito a cambiamenti importanti per quanto riguarda l’uso dei pronomi lui e lei, che sono stati sostituiti da termini più inclusivi.

È notizia di questi giorni che la Lufthansa è la prima compagnia aerea, a dire addio ai convenevoli all’interno dei propri aeromobili. Dove il classico, gentili signori e signore, probabilmente lascerà il posto ad un semplice e più neutro benvenuti a bordo.

“Per noi è importante tenere in considerazione tutti al momento del saluto – ha affermato un portavoce della compagnia aerea – la diversità non è una frase vuota, da ora vogliamo esprimere la nostra attenzione al linguaggio”.

Ma cosa accadrà in caso di emergenza?

Chi ha stabilito che devono prima salvarsi donne e bambini e non uomini e bambine? O ancora persone e bambini/e transgender ed ermafroditi? Queste sono le domande che si dovranno porre in cabina, ovvero il luogo in cui di volta in volta verranno scelte le parole più adatte da usare. In un mondo in cui tutto è in continua evoluzione forse è giusto cambiare proprio tutto così da far sentire tutti inclusi, ma cambiare alcune frasi standard semplici ed efficaci non comporterà un po’ di confusione?

Uno studio svedese del 2011, analizzò le origini e gli sviluppi nell’applicazione della norma sociale della pratica di salvare prima le donne e bambini, in contesti d’urgenza. Un modo per marcare la differenza di sesso e giustificare in qualche misura la disuguaglianza uomo-donna anche in chiave sociale. In particolare, furono esaminati 18 naufragi che si sono verificati tra il 1852 e il 2011, in tragedie che coinvolsero 15.000 persone tra equipaggio e passeggeri.

Dalle statistiche si evidenziò che il tasso di sopravvivenza delle donne era appena la metà di quello degli uomini, prevalentemente perché indossavano indumenti meno agevoli in caso di fuga, e non avevano una grande dimestichezza con il nuoto, ed infine una minore forza fisica rispetto agli uomini. Un dato però, che diminuisce dopo gli anni ’20 del secolo scorso. Mentre il tasso di mortalità infantile, purtroppo era sempre notevolmente più alto.

Secondo questa ricerca, sarebbe proprio il capitano della nave a dare l’ordine che determina l’eventuale trattamento preferenziale in favore di donne e bambini durante una situazione di pericolo.

Ritornando ai nostri giorni, questa decisione della Lufthansa sarà valida anche per le compagnie Austrian, Eurowings, Swiss e Brussels Airlines, comunque sempre su decisione del comandante.

Fino a quel momento (sperando mai), in attesa di veder cambiare la formula “prima donne e bambini” usata in caso di emergenza, così da fare sentire inclusi tutti coloro che si trovano a bordo dell’aereo o di una nave. Nel momento emergenziale per non creare preferenze di genere, rimarremo fedeli alla prima regola di sopravvivenza: si salvi chi può!

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