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La Favorita si racconta: il parco dimenticato di Palermo riapre i suoi segreti con “il Genio di Palermo”

Dal poligono di tiro ai torriglioni neogotici passando per i vivai storici e le notti sotto le stelle: il festival svela la Real Tenuta dei Borbone

C’è un luogo a Palermo che è stato per secoli più attraversato che vissuto, più confine che cuore: la Real Tenuta della Favorita, nata nel Settecento come riserva di caccia borbonica e diventata un parco urbano poco conosciuto dai suoi stessi cittadini. Oggi, però, la Favorita si svela nella sua complessità storica, naturale e paesaggistica grazie al festival “Genio di Palermo”, organizzato dall’Università degli Studi di Palermo con la Fondazione Le Vie dei Tesori.

Il cuore dell’edizione 2025 sarà proprio la Favorita, protagonista di visite inedite e aperture straordinarie che andranno avanti da venerdì 9 maggio a domenica, e poi nelle settimane successive. Percorsi guidati da studiosi, paesaggisti, giornalisti e accademici che mostreranno il volto più nascosto di questo “quartiere vegetale”, come lo definisce il paesaggista Giuseppe Barbera, a capo del piano di fattibilità voluto dal Comune per il rilancio della Favorita.

Tra i luoghi visitabili: il poligono di tiro risalente alla Seconda Guerra Mondiale, con la trincea a binari e le incisioni lasciate dai soldati; e i Torriglioni, ex magazzini di polvere da sparo del 1812 in stile neogotico, restaurati e aperti al pubblico con visite guidate dall’urbanista Francesco Lo Piccolo. C’è anche Casa Natura, con le scuderie reali e una collezione di utensili agricoli del Novecento, e il vivaio comunale, visitabile con il giornalista Mario Pintagro, dove si trova una grande serra e un rifugio antiaereo.

Le esperienze non si fermano al giorno: sabato sera a partire dalle 21, Casa Natura diventerà un osservatorio astronomico grazie alla collaborazione con INAF e ORSA, per scrutare la luna, Marte e Giove con i telescopi. Domenica mattina, invece, trekking tra Castello Utveggio, Monte Pellegrino e Pizzo Carbonara, e nel pomeriggio riflessione sul verde storico con Barbera e la storica dell’arte Alida Fragale.

Ma il festival tocca anche altri luoghi simbolo della città: Villa Trabia, dove il botanico Riccardo Guarino racconterà il “carattere” delle piante; il Museo Gemmellaro, visitabile in realtà virtuale grazie agli oculus; le Stanze al Genio, con le sue 5000 mattonelle di maiolica raccontate da Pio Mellina; e infine, tappe suggestive come il convento di Santa Maria di Gesù, il cimitero monumentale dei Florio, la Villa del Gattopardo e Villa Resuttano Terrasi.

Un’occasione imperdibile per conoscere Palermo attraverso i suoi luoghi meno noti, riscoprendo una storia fatta di memoria, natura, arte e bellezza.

Il Genio di Palermo festival 2025

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