Dopo l’omicidio di Paolo Taormina, Inzerillo invoca la presenza dello Stato
Una proposta di legge per arginare la criminalità giovanile e restituire legalità a Palermo. Perché “la libertà non esiste senza sicurezza”.
“Per Paolo e per Palermo”
“Lo Stato torni a farsi vedere e a proteggere i suoi cittadini.” È l’appello lanciato da Gianluca Inzerillo, consigliere comunale di Palermo e componente del Consiglio Nazionale di Forza Italia, dopo il tragico omicidio di Paolo Taormina, il ventunenne ucciso nel cuore della città mentre tentava di sedare una lite.
“Paolo Taormina aveva 21 anni. Un ragazzo come tanti, ucciso in una città dove la violenza è diventata fin troppo normale. Ucciso solo perché ha lasciato che prevalesse il suo senso civico, il desiderio di fare la cosa giusta. E resta una domanda che pesa più di tutte: com’è possibile che la vita, a Palermo, valga così poco?”
Il consigliere azzurro denuncia il clima di degrado e abbandono che attraversa la città. “Non sono solo le armi il problema. È il contesto che abbiamo smesso di governare: una città dove i giovani crescono senza lavoro, senza guida, senza regole. Dove ci si mobilita contro la costruzione della Cittadella dell’Esercito, ma intanto si continua a morire sotto i colpi di coltelli e pistole, spesso nelle mani sbagliate. Non possiamo più permettere che, con scandalosa facilità, si possa mettere le mani su un’arma da fuoco in questa città. Questo non è più tollerabile. È qui che lo Stato deve intervenire con forza, perché un’arma facilmente reperibile significa una vita facilmente tolta.”
Il consigliere parla del legame tra libertà e sicurezza: “Da liberale, credo nella libertà. Ma la libertà non può esistere se prima non c’è sicurezza, e la sicurezza non può esistere senza uno Stato presente, visibile, fermo. Oggi a Palermo lo Stato è invisibile. E dove lo Stato si ritira, avanzano la criminalità, la droga, le armi e soprattutto la paura.”
“Mi rivolgo con forza al Prefetto di Palermo, alle Forze dell’Ordine e al Governo nazionale: serve un intervento straordinario, deciso, immediato. Serve un presidio costante del territorio, anche attraverso una presenza militare mirata nei quartieri ad alta densità criminale. Non per militarizzare Palermo, ma per proteggerla. Per riportare ordine, sicurezza e fiducia nei luoghi dove oggi dominano il silenzio, la rassegnazione e l’abbandono. I cittadini onesti non devono più sentirsi soli. I genitori devono poter mandare i figli a scuola senza paura. E chi vive nei quartieri più fragili deve sentire che lo Stato c’è: visibile, vicino, determinato“
Proposta di legge: pene più severe e disarmo nei quartieri a rischio
Nel suo intervento, Inzerillo annuncia la volontà di portare avanti una proposta di legge nazionale mirata a combattere la diffusione delle armi illegali e a restituire sicurezza ai cittadini. L’iniziativa, spiega, nasce dal confronto diretto con i residenti dei quartieri più difficili, con le famiglie e i comitati di zona, realtà che ogni giorno convivono con il disagio e la violenza.
Il consigliere anticipa i punti cardine della sua iniziativa: inasprimento delle pene per chi detiene o commercia armi illegalmente, controlli rafforzati su armi modificate o prive di matricola e un piano straordinario di disarmo nei quartieri più a rischio.
La proposta prevede anche l’istituzione di un fondo per la sicurezza urbana, destinato ai Comuni che investono in prevenzione, videosorveglianza e programmi educativi contro la violenza giovanile.
“Mi appello con responsabilità e determinazione allo Stato: torni a esercitare il suo ruolo, senza timidezze ideologiche né compromessi.Perché la sicurezza non è una battaglia ‘di destra’ o ‘di sinistra’. È una battaglia di civiltà, che riguarda tutti. Palermo non ha bisogno di retorica: ha bisogno di coraggio, presenza e verità. Per Paolo. E per tutti i ragazzi che meritano di crescere in una città viva, libera e finalmente protetta” conclude Inzerillo.
La città ha bisogno di sentirsi più sicura, e il messaggio di Inzerillo lo ricorda chiaramente. Tocca ora alle istituzioni trovare il modo giusto per proteggere i cittadini e restituire fiducia alle strade di Palermo.







