
Con il nome di Frontex è nota l’Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Ue. Quest’istituzione dell’Unione europea ha cominciato a operare nel 2005 e ha compiti di coordinamento del pattugliamento delle frontiere esterne aeree, marittime e terrestri degli Stati della Ue.
“Le vicende degli ultimi mesi – è scritto nella lettera – hanno dimostrato in maniera inequivocabile la necessità di affrontare in ambito europeo il dramma, e spesso la tragedia, dei migranti che attraversano il Mediterraneo. Da tempo al centro di questi flussi migratori, provenienti adesso anche da Siria, Egitto e Palestina, è sempre la Sicilia, frontiera dell’Europa. E la comunità siciliana ha saputo per anni farsi carico dell’accoglienza, sotto il profilo economico, ma soprattutto umano, di questi uomini e donne disperati”.
Nella lettera aperta si sottolinea come sia “di tutta evidenza che l’Agenzia Frontex”, con sede a Varsavia, “non può non avere un avamposto nel Mediterraneo”. Ecco dunque la candidatura di Catania, “città servita da un importante aeroporto, ben collegato con tutt’Europa, e da un porto di grande rilievo, che fanno sistema con altri porti (Augusta e Pozzallo) e aeroporti (Sigonella e Comiso) a breve distanza”. Si sottolinea inoltre come nel territorio della Provincia, a Mineo, si trovi un Cara (Centro di accoglienza per richiedenti asilo) e come di recente Catania sia diventata uno degli obiettivi dei nuovi flussi migratori: il 12 agosto scorso sei migranti sono morti annegati, a pochi passi dalla spiaggia.
“Come Comune di Catania – ha spiegato Bianco – abbiamo voluto raccogliere l’appello del Presidente Napolitano che ha chiesto di dare al Frontex mezzi adeguati per operare senza indugio nel Mediterraneo. Noi, per collaborare attivamente, siamo disponibili a destinare un immobile nel centro storico cittadino come sede del l’Agenzia”.
Bianco ha ricordato anche come l’idea del Frontex nacque da un accordo da lui stretto proprio a Catania nel 2001, come ministro dell’Interno, con l’allora commissario europeo della Giustizia e degli Affari interni Antonio Vitorino.