Il potere delle donne: la lezione di Costanza d’Altavilla al centro di un nuovo volume ARS
Presentato a Palazzo dei Normanni il libro che riscopre la figura della regina normanna e rilancia il dibattito sulla leadership femminile

Donne e potere: la lezione di Costanza d’Altavilla al centro del confronto a Palazzo dei Normanni
Presentato il volume promosso dall’ARS per rileggere la storia femminile alla luce delle sfide contemporanee
Rileggere la storia per cambiare il presente
Riflettere sul rapporto tra donne e potere, a partire dalla figura di Costanza d’Altavilla fino al protagonismo femminile nelle istituzioni italiane contemporanee. Questo l’obiettivo dell’incontro svoltosi oggi a Palermo, nella Sala Piersanti Mattarella di Palazzo dei Normanni, in occasione della presentazione del volume “Costanza d’Altavilla. Donne e potere”, pubblicato dalla Commissione di vigilanza sulla Biblioteca dell’Assemblea Regionale Siciliana.
L’evento, inserito nel convegno dell’8 maggio 2025, ha riunito istituzioni, studiose, studenti e cittadinanza per un confronto intergenerazionale che lega passato e presente, potere e genere, memoria e futuro. A moderare il dibattito il giornalista Dario Matranga. Sono intervenute le deputate regionali componenti della Commissione (Marianna Caronia, Roberta Schillaci, Valentina Chinnici), insieme a personalità del mondo culturale, accademico e istituzionale come Maria Concetta Di Natale (Fondazione Sicilia), Adriana Chirco (Italia Nostra), Giorgio Scichilone (Università di Palermo), Annamaria Picozzi (Procuratrice Aggiunta al Tribunale di Palermo) e la giornalista Stefania Petyx.
Il potere al femminile, da Costanza ai giorni nostri
Il volume, curato in più sezioni, si apre con “Lettera a Costanza”, un’originale ricostruzione narrativa della vita della regina normanna. Costanza d’Altavilla, madre di Federico II, è narrata come figura simbolo di potere femminile in un’epoca in cui le donne erano spesso strumenti di alleanze politiche, ma lei seppe imporsi con autorevolezza, visione e coraggio. La sua prigionia a Salerno, il confronto diretto con il popolo e la sua capacità di governare in un mondo patriarcale diventano spunti per riflettere sulla resilienza e sull’autorità femminile nella storia.
La seconda parte, “Donne e potere”, amplia la riflessione e la proietta nell’attualità, collegando la vicenda di Costanza a quella di altre figure emblematiche, da Artemisia Gentileschi a Olympe de Gouges, fino a Ottavia Penna, prima donna siciliana eletta all’Assemblea Costituente. Vengono ricordate le battaglie per il diritto di voto, la partecipazione politica e le sfide tuttora aperte nella rappresentanza e nell’uguaglianza di genere.
Caronia: “Dalla memoria, uno stimolo per la politica di domani”
“La storia va riletta per poter costruire davvero il futuro” – ha affermato Marianna Caronia, presidente della Commissione Biblioteca dell’ARS. “Questo lavoro nasce dalla volontà di aprire un dibattito qualificato sul ruolo delle donne nelle istituzioni, affrontando con serietà questioni ancora irrisolte come la parità di genere e la piena valorizzazione del contributo femminile nella vita pubblica”.
Nel testo si legge: “Conoscere Costanza significa interrogarsi su cosa voglia dire essere donna e al tempo stesso figura di potere, tra autorevolezza e vulnerabilità, in un equilibrio ancora oggi messo alla prova da stereotipi e disuguaglianze.”
Il volume si collega idealmente anche alla recente pubblicazione “Le donne siciliane al Parlamento nazionale e regionale”, che celebra le protagoniste dell’ARS e della Costituente, rafforzando l’impegno dell’Assemblea regionale nella tutela e nella valorizzazione della memoria storica femminile.