Il “Commento” del Prof. Avv. Angelo Cuva su “Fisco e Vino”

Il Moderatore

Convegno FISCO E VINO – AGRIGENTO 12.10.2021

Il “Commento

del Prof. Avv. Angelo Cuva

 

Il Convegno promosso dall’Ordine degli Avvocati e dalla Camera Avvocati Tributaristi di Agrigento costituisce una importante occasione per riflettere sulla rilevanza strategica del settore vitivinicolo per l’economia italiana e in particolare per quella della Regione siciliana.

La nostra nazione è certamente tra quelle che sono ai vertici della produzione mondiale di vino e che si distingue non solo per profili quantitativi ma anche qualitatitivi.

I prodotti italiani costituiscono delle eccellenze che vanno tutelate e promosse anche attraverso una legislazione attenta alla natura ed alla evoluzione dimensionale e qualitativa degli operatori economici del settore, e ciò anche sotto il profilo di particolare rilievo ed incidenza della imposizione fiscale.

 

Come ha osservato il presidente Vitello nella presentazione di questo seminario: “La cantina non è più una fattoria dedita alla coltura della vite ed alla produzione del vino”, ma è diventata luogo dove si svolgono molte altre attività oltre a quelle tradizionali: enoturismo, ristorazione, didattica, promozione della natura, etc…

 

Purtroppo anche in questo ambito dobbiamo constatare che si manifestano quelle gravi criticità che in generale caratterizzano negativamente il nostro sistema fiscale e che lo rendono eccessivamente complesso ed a volte oscuro, per quella ipernomia legislativa, per quell’eccesso di norme, per quella asistematicità e scarsa chiarezza che non consente di identificare facilmente la disposizione  da applicare al caso concreto, lasciando il contribuente in un contesto di elevata incertezza del diritto e determinando di conseguenza una scarsa competitività del nostro paese a livello internazionale.

 

Infatti, anche la legislazione in materia di attività agricole presenta una eccessiva frammentazione e complessità che non consente di compiere agli operatori una adeguata pianificazione fiscale e, per altri versi, favorisce quella che correttamente l’avv. Vitello definisce una “evasione da interpretazione” che, per le ragioni evidenziate, ritroviamo anche in molti altri  settori economici  ma

che nel settore vitivinicolo, in considerazione della dimensione media degli operatori,  produce delle conseguenze ancora più gravi, in quanto molti di loro  non sono strutturalmente attrezzati a gestire  adeguatamente questa complessità di norme e di adempimenti connessi.

 

Un tema di fondo di grande rilievo e di grande incertezza è proprio quello del perimetro del reddito agrario nel quale si collocano naturalmente queste attività; una categoria reddituale che come è noto presenta condizioni di vantaggio rispetto alle altre, tassando il reddito medio- ordinario e non quello effettivo, ma rispetto alla quale andrebbe inquadrato in modo sistematico, per principi e non in modo frammentario il tema delle c.d. “attività connesse” e dei regimi agevolativi. Ciò al fine di favorire la compliance e  di prevenire il contenzioso.

Sembra questa la direzione del disegno legge delega  approvato dal governo in questi giorni che, seppure con indicazioni molto generali e per certi versi eccessivamente ampie, individua i principi di razionalizzazione e semplificazione dell’Irpef, Ires, ed Iva e poi, in particolare all’art. 9 , delega il governo a provvedere alla codificazione delle disposizioni legislative vigenti proprio per garantire “la certezza dei rapporti giuridici e la chiarezza del diritto nel sistema tributario”. In questo ambito viene specificato il criterio direttivo volto ad  “assicurare l’unicità, la contestualità, la completezza la chiarezza, e la semplicità della disciplina relativa ad ogni settore”;  tale indicazione risponde a quella esigenza che evidenziavamo prima con particolare riferimento alle attività vitivinicole dove, come detto, è presente una grande complessità ed incertezza.

Speriamo che il Parlamento recepisca concretamente questi principi prestando attenzione a questo importante e strategico settore per l’economia del nostro paese e della nostra regione.

A. CUVA

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