Il Cdm vara la stretta di Natale, Conte “645 milioni per i ristori”

ROMA (ITALPRESS) – Via libera dal Consiglio dei Ministri al decreto anti-Covid con la nuova stretta per le feste natalizie.
Il provvedimento prevede una zona rossa nazionale dal 24 dicembre al 6 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi. Per gli altri giorni feriali del periodo natalizio, invece, zona arancione.
“Il sistema a zona ha funzionato, questo ci ha permesso di evitare lockdown generalizzato che avrebbe danneggiato tessuto economico. Tutte le regioni, potrebbero rientrare nell’area gialla – ha proseguito Conte -. La situazione però è difficile in tutta Europa, il virus si lascia piegare ma non sconfiggere. Il comitato tecnico scientifico ci ha manifestato preoccupazione per gli assembramenti, dobbiamo quindi intervenire e vi assicuro che la decisione non è facile ma sofferta”. Il premier ha annunciato anche che il decreto Natale prevede 645 milioni di “ristori immediati” a bar e ristoranti che dovranno chiudere nei festivi e prefestivi.

Ecco cosa prevede il decreto approvato stasera dal Consiglio dei ministri, con le nuove norme anti-covid per le festività natalizie.

ZONA ROSSA 24-27 DICEMBRE, 31 DICEMBRE-3 GENNAIO, 5-6 GENNAIO
Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalla propria abitazione , salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute (autocertificazione obbligatoria). E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. È consentito a un massimo di due persone non conviventi di spostarsi una sola volta al giorno verso una sola abitazione ubicata nella medesima regione. Nella deroga non sono conteggiati gli under 14, i diversamente abili e i conviventi non autosufficienti, i cui spostamenti saranno quindi consentiti.

Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Sono sospese le attività inerenti servizi alla persona, ad esclusione di parrucchieri e barbieri. Consentita l’attività delle lavanderie. Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie). Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione purchè comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie; è altresì consentito lo svolgimento di attività sportiva è consentito esclusivamente all’aperto ed in forma individuale.

ZONA ARANCIONE 28-30 DICEMBRE, 4 GENNAIO
È vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune. E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Chi risiede nei centri al di sotto dei 5 mila abitanti potrà spostarsi per un raggio massimo di 30 chilometri, ma non potrà raggiungere il Comune capoluogo di provincia. Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie). Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Per i ristori sono previsti 645 milioni per ristoranti e bar (100% di quanto erogato col decreto rilancio). A gennaio nuovo decreto ristori per tutte le altre attività che subiranno chiusure.

(ITALPRESS).

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