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Il decreto Pnrr 2 è legge: tutte le novità per la Pubblica amministrazione

Il Dl ha contribuito al completamento della riforma del pubblico impiego

Palermo, 7 luglio 2022- Il secondo decreto legge per velocizzare l’attuazione del Pnrr (DL n. 36/2022) è stato convertito in legge con il voto favorevole della Camera il 29 giugno 2022 e pubblicato lo stesso giorno sulla Gazzetta Ufficiale n. 150.

Ecco le principali novità che interessano la Pubblica amministrazione, aggiornate con le modifiche introdotte in Parlamento.

Nuovi profili professionali

Entro il 30 giugno 2022 con decreto del ministro per la Pubblica amministrazione, previa intesa in Conferenza Unificata, saranno emanate linee di indirizzo per la definizione dei nuovi profili professionali individuati dalla contrattazione collettiva, con particolare riferimento all’insieme di conoscenze, competenze, capacità e attitudini del personale da assumere, anche per sostenere la transizione digitale ed ecologica della Pa.

Accesso ai concorsi solo attraverso inPA

Dal 1° luglio 2022 il Portale unico del reclutamento può essere utilizzato dalle amministrazioni pubbliche centrali e dalle autorità amministrative indipendenti.

Dal 1° novembre 2022, per le medesime amministrazioni, sarà obbligatoria l’iscrizione a inPA per l’accesso ai concorsi per le assunzioni a tempo determinato e indeterminato. Il ricorso al portale sarà esteso a Regioni ed enti locali con modalità da definire entro il 31 ottobre 2022 attraverso un decreto del ministro per la Pubblica amministrazione, adottato previa intesa in Conferenza Unificata. Dal 2023 la pubblicazione dei bandi avverrà soltanto sul portale e sul sito istituzionale dell’amministrazione che bandisce il concorso.

Assessment anche nei concorsi per il personale non dirigenziale

Nei concorsi per il personale non dirigenziale si prevede l’espletamento di almeno una prova scritta e di una prova orale, che comprenda l’accertamento della conoscenza di almeno una lingua straniera.

Come già stabilito per i dirigenti, è prevista l’introduzione di sistemi di valutazione volti ad accertare il possesso delle competenze e delle attitudini (assessment), intese come insieme delle conoscenze e delle capacità logico-tecniche, comportamentali e manageriali, per i profili che svolgono tali compiti, che devono essere specificate nel bando, e definite in maniera coerente con la natura dell’impiego.

Per i profili qualificati dalle amministrazioni, in sede di bando, ad elevata specializzazione tecnica, è prevista una fase di valutazione dei titoli legalmente riconosciuti e strettamente correlati alla natura e alle caratteristiche delle posizioni bandite, ai fini dell’ammissione a successive fasi concorsuali. I titoli e l’eventuale esperienza professionale, inclusi i titoli di servizio, possono concorrere, in misura non superiore a un terzo, alla formazione del punteggio finale. Per profili iniziali e non specializzati, le prove di esame danno particolare rilievo all’accertamento delle capacità comportamentali, incluse quelle relazionali, e delle attitudini, che devono essere specificate nel bando e definite in maniera coerente con la natura dell’impiego per il profilo richiesto. Sono previste, infine, specifiche valutazioni e misure compensative per i candidati con disabilità accertata o con disturbi specifici di apprendimento.

Concorsi, delega ad aggiornare il DPR 487/1994

Per il pieno conseguimento delle milestone e dei target del PNRR e per consentire il traguardo della milestone M1C1-58 con scadenza giugno 2023, è affidato a un decreto del presidente della Repubblica, da adottarsi entro il 31 dicembre 2022 su proposta del ministro per la Pubblica amministrazione, il compito di operare una revisione organica del Dpr n. 487/1994 sui concorsi pubblici.

Etica pubblica, codice di comportamento esteso ai social network

Sarà aggiornato il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (Dpr 62/2013) introducendo, in particolare, una sezione dedicata all’utilizzo dei social network per tutelare l’immagine della Pa.

Si stabilisce, inoltre, lo svolgimento di un ciclo di formazione obbligatorio sui temi dell’etica pubblica e del comportamento etico sia a seguito di assunzione, sia in ogni caso di passaggio a ruoli o a funzioni superiori, nonché di trasferimento del personale, le cui durata e intensità sono proporzionate al grado di responsabilità.

Parità di genere, largo alle azioni positive

Per dare effettiva applicazione al principio della parità di genere nell’accesso alla Pa, nelle progressioni di carriera, nel conferimento degli incarichi apicali e nella stessa organizzazione, le amministrazioni adottano misure per attribuire vantaggi specifici al genere meno rappresentato o che evitino o compensino svantaggi nelle carriere, in linea con la Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026 e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

I criteri di discriminazione positiva devono essere proporzionati allo scopo da perseguire e adottati a parità di qualifica da ricoprire e di punteggio conseguito nelle prove concorsuali. Entro il 30 settembre 2022 il Dipartimento della Funzione pubblica, di concerto con il Dipartimento per le Pari opportunità, adotta specifiche linee guida.

Mobilità orizzontale: avvisi su inPA, limite del 25% a comandi e distacchi

Dal 1° luglio 2022, in ogni caso di avvio di procedure di mobilità, le amministrazioni centrali e locali provvedono a pubblicare il relativo avviso in una apposita sezione del Portale inPA. I dipendenti pubblici interessati alle posizioni vacanti potranno presentare apposita domanda tramite il portale, previa registrazione corredata del proprio curriculum vitae, esclusivamente in formato digitale. Vengono introdotte restrizioni significative all’uso di mezzi alternativi di mobilità per renderli eccezionali e rigorosamente limitati nel tempo: “comandi” e “distacchi” sono consentiti soltanto nel limite del 25% dei posti non coperti all’esito delle procedure di mobilità e possono durare al massimo un anno. Sono espressamente esclusi da questi vincoli i comandi o distacchi:

  • obbligatori, previsti da disposizioni di legge
  • relativi agli uffici di diretta collaborazione
  • relativi agli organi istituiti da disposizioni legislative o regolamentari che prevedono la partecipazione di personale di amministrazioni diverse
  • presso le sedi territoriali dei ministeri
  • presso le Unioni di Comuni.

Incarichi dirigenziali a funzionari italiani impiegati nell’UE o nelle organizzazioni internazionali

 

Fino al 31 dicembre 2026, al fine di potenziare la capacità delle amministrazioni attuatrici del Pnrr, possono essere conferiti incarichi dirigenziali a funzionari di cittadinanza italiana di organizzazioni internazionali o dell’Unione europea nei limiti di cui all’articolo 19, comma 5-bis, del decreto legislativo 165/2001.

Incarichi di consulenza a pensionati

Le amministrazioni titolari di progetti Pnrr, inclusi Regioni ed enti locali, possono conferire incarichi retribuiti di consulenza alle persone collocate in quiescenza (in fase di conversione è stata eliminata la previsione che debbano essere in pensione da almeno due anni).

L’incarico di responsabile unico del procedimento (Rup) può essere loro conferito soltanto per particolari esigenze alle quali non è possibile far fronte con il personale in servizio, e comunque soltanto per il tempo strettamente necessario all’espletamento delle procedure di reclutamento del personale dipendente. La facoltà di avvalersi di personale in quiescenza è estesa a tutti gli interventi previsti dal Fondo complementare, ai programmi di utilizzo dei Fondi per lo sviluppo e la coesione e a quelli derivanti dagli altri piani di investimento finanziati con fondi nazionali o regionali.

Pnrr, misure urgenti abilitanti

Sono previste ulteriori misure abilitanti per garantire la più efficace e tempestiva attuazione degli interventi previsti dal Pnrr, tra cui l’utilizzo dei 48 milioni di euro non impegnati dal finanziamento del progetto dei 1.000 esperti per la semplificazione e ulteriori misure per il conferimento di incarichi professionali a esperti esclusivamente attraverso il Portale InPA.

Potenziamento Formez PA

Per assicurare la piena attuazione degli interventi di transizione inclusi nel Pnrr legati al superamento dell’emergenza formativa digitale, ecologica e amministrativa dei dipendenti della Pubblica amministrazione, è assegnato a Formez PA un contributo di 60 milioni di euro, finanziato con un’anticipazione di spesa del ministero dell’Economia.

Rafforzamento Scuola Nazionale dell’Amministrazione

Viene rafforzata con misure specifiche la Scuola Nazionale dell’Amministrazione (Sna), con particolare riguardo alle risorse umane, finanziarie e organizzative. È prevista la possibilità di istituire poli formativi su tutto il territorio nazionale.

Costituzione società “3-I Spa”

Inail, Inps e Istat costituiscono una società a capitale interamente pubblico, finalizzata allo sviluppo, manutenzione e gestione di soluzioni software e di servizi informatici a favore delle pubbliche amministrazioni centrali. Il capitale sociale della società è interamente sottoscritto e attribuito a Inps, Inail e Istat.  Lo statuto è approvato dai ministri vigilanti, tra cui il ministro per la Pubblica amministrazione.

 

Fonte: www.funzionepubblica.gov.it

 

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