Guaglianone (Les Polizia di Stato), tutelare la dignità lavorativa degli operatori di Polizia
“Mentre la politica si divide tra aperturisti e rigoristi, sgomitando per prendere posizione riguardo la disciplina delle aperture e le nuove limitazioni da imporre agli italiani, fonti giornalistiche riportano le dichiarazioni di alcuni Ministri della Repubblica che, seppur ribadendo la necessità del mantenimento del coprifuoco alle ore 22.00, rassicurano i cittadini sul fatto di non incorrere in alcuna sanzione amministrativa nel caso in cui si faccia ritorno presso la propria abitazione dopo tale orario al termine di una cena consumata presso un ristorante.
Al contempo però, vengono richiesti da più parti maggiori controlli nelle città, in particolar modo nelle zone della movida al fine di “invitare” i cittadini al rispetto del distanziamento sociale e chiedere loro di indossare debitamente le mascherine.
A sostenerlo è il Segretario Generale Provinciale di Palermo del sindacato Les Polizia di Stato per l’UGL, Pasquale Guaglianone.
“Il controllo sul gioco dei colori giallo, arancione e rosso, per molteplici motivi- spiega Guaglianone – non può essere realmente efficace senza una reale presa di coscienza da parte di tutti i cittadini circa la pericolosità del Covid-19. Il “caso Palermo” è l’emblema del fallimento della nuova concezione di zona rossa. Tre settimane di zona rossa infatti, non sono serviti a far diminuire, come era auspicabile, il numero dei contagi giornalieri.
Il rispetto delle regole è l’unico modo per tornare alla normalità. Non possiamo pensare di vivere in una società nella quale è necessario un poliziotto per ogni cittadino.
Dall’inizio dalla pandemia, migliaia di poliziotti si sono avvicendati su tutto il territorio nazionale 24 ore su 24 per aiutare i cittadini a superare questo particolare e delicato momento storico e far rispettare vari regolamenti ed ordinanze governative, regionali e comunali, mettendo a rischio la propria salute e quella dei propri familiari, talvolta contraendo il virus e lasciando questa terra.
In aggiunta, alcune sentenze della magistratura che hanno dichiarato incostituzionali i verbali di contestazione della inosservanza del coprifuoco dopo le ore 22.00 rischiano di vanificare i nostri sforzi. Ci stiamo rendendo conto che l’aver vestito, impropriamente, i panni dei lupi cattivi agli occhi dei cittadini ha soltanto leso all’immagine della Polizia di Stato”.
“Ci auguriamo – conclude il Sindacalista – che le prossime decisioni politiche non siano fine a se stesse, che tutelino la nostra dignità lavorativa e che non sollevino, stavolta, alcun dubbio costituzionale”.