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Green pass, scatta l’obbligo per aerei, treni e personale scolastico

ROMA (ITALPRESS) – Con l’inizio del mese di settembre è scattata l’estensione dell’obbligo del Green pass anche per chi viaggia in aereo e sui treni ad alta velocità, Intercity e Intercity Notte, oltre che per il personale scolastico.
Le proteste già viste nei giorni scorsi nelle piazze potrebbero raggiungere anche le stazioni ferroviarie. Gruppi di persone contrarie all’obbligo di esibire la certificazione verde si organizzano su Telegram e altri canali social per bloccare le stazioni. “Non ci fanno partire con il treno senza il passaporto schiavitù? Allora non partirà nessuno”, si legge in un volantino diffuso sul web, secondo cui sarebbero oltre 50 le città in Italia (tra cui Bologna, Napoli, Torino, Bari, Reggio Calabria)
dove potrebbero essere organizzate le proteste oggi pomeriggio.
La certificazione verde è necessaria, tra l’altro, anche per viaggiare con treni Intercity, Intercity Notte e alta velocità, aerei, navi e traghetti per servizi di trasporto interregionale (con l’eccezione di quelli per i collegamenti nello Stretto di Messina).
Per il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia, “se qualcuno arrecherà disagi alla circolazione ferroviaria bloccando le stazioni, andrà incontro ad una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Un conto è manifestare pacificamente, altra cosa è creare disagi alle altre persone. Dovremo essere intransigenti”.
In base alle linee guida predisposte dal Governo e concordate con le Regioni e le Province autonome, l’Anci e l’Upi, per il settore ferroviario al momento della prenotazione chi viaggia dovrà dichiarare di essere in possesso della certificazione verde. Se durante il controllo non dovesse essere esibito il green pass o la certificazione risultasse non veritiera “il viaggiatore è invitato a spostarsi in una apposita zona riservata ai passeggeri senza certificazione verde Covid-19 e dovrà scendere dal mezzo alla prima fermata utile”, si legge nel documento.
Intanto i sindacati hanno già preso le distanze da eventuali blocchi nelle stazioni. “Diciamo no alle minacce di bloccare i treni domani, 1 settembre, nelle maggiori stazioni italiane”, affermano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, che auspicano “un doveroso ripensamento da parte dei promotori della protesta”. “Il trasporto ferroviario – proseguono i sindacati – è un servizio pubblico essenziale, (infatti è soggetto alle regole della legge sui servizi minimi per lo sciopero) che garantisce il diritto costituzionale alla mobilità dei cittadini. Chi decidesse di interromperlo arbitrariamente in nome della libertà a non vaccinarsi non avrebbe il sostegno del sindacato sia perchè violerebbe la legge, sia perchè il sindacato sostiene la campagna vaccinale tanto per i lavoratori che per gli utenti del servizio pubblico”.
Secondo i dati forniti dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, sono 3,5 milioni i lavoratori occupati nei settori in cui vige l’obbligo di Green Pass da oggi. Tra autonomi e dipendenti, istruzione e sanità – gli unici in cui sussiste l’obbligo per la forza lavoro – assorbono rispettivamente 1,6 e 1,9 milioni di occupati.
Nessuna prescrizione, invece, nel decreto legge 6 agosto 2021 n. 111 è inserita per chi lavora nei trasporti a lunga percorrenza (treni, navi, aerei, autobus): la normativa interessa i soli passeggeri e non gli occupati (quasi 622 mila).
Per la scuola il Garante per la protezione dei dati personali, in via d’urgenza, ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto del presidente del Consiglio dei ministri che introduce modalità semplificate di verifica delle certificazioni verdi del personale, alternative a quelle ordinarie che prevedono l’uso dell’App VerificaC19, che rimane comunque utilizzabile.
“Abbiamo lavorato moltissimo con il garante della Privacy, è giusto che i dati sanitari siano riservati. Dal 13 settembre sarà funzionante la piattaforma per il controllo del green pass. Solo il preside vedrà chi è presente, e ognuno avrà semaforo rosso o verde”, ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, ospite a Tg2 Post. Nelle prime due settimane di settembre invece ci sarà il riconoscimento manuale.
(ITALPRESS).

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