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Premio Internazionale Beato Padre Pio Puglisi. Presente anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella

Per la diciottesima edizione: grande partecipazione di fedeli, autorità ecclesiastiche, politiche civili e militari

Premio Internazionale Beato Padre Pio Puglisi. Grande partecipazione di fedeli, autorità ecclesiastiche e politiche. Per la diciottesima edizione, presente anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella

Ieri sera, al Teatro Politeama di Palermo, gremito di tantissimi fedeli, autorità ecclesiastiche, militari e delle massime cariche politiche, si è tenuta la XVIII edizione del Premio Internazionale Beato Padre Pino Puglisi.

Una importante manifestazione organizzata  con il sostegno dell’Arcidiocesi di Palermo, con il delegato Don Antonio Garau, in collaborazione con l’associazione Giovani 2017 3P Onlus, presieduta da Gemma Ocello e che si è valsa della direzione artistica e dell’organizzazione di Francesco Panasci.

Alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Sindaco Roberto Lagalla, del Prefetto Massimo Mariani, del Presidente della Regione Renato Schifani e dell’Arcivescovo Corrado Lorefice, sono stati premiati, per la XVIII edizione del premio dedicato al sacerdote, martire ucciso dalla mafia trent’anni fa, alcune personalità che si sono distinte per il loro ruolo attivo nella società.

Abbiamo scelto un messaggio che vuole toccare il cuore di tutti gli uomini – spiega Garau – L’armonia dei popoli, in questo momento, è fondamentale perché in troppi si fanno la guerra e si odiano. Oggi parlare di armonia ha una grande forza, che deve arrivare a toccare il cuore di tutti. Solo l’amore può vincere e la pace dà rispetto alla dignità di ogni uomo, specialmente dei più deboli”.

L’armonia e la pace  – aggiunge Gemma Ocelloè ciò che ha sempre voluto trasmettere nei suoi messaggi Padre Puglisi. Siamo onorati di avere oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Questa diciottesima edizione non poteva avere regalo migliore. Buon diciottesimo a noi tutti e che sia di buon auspicio per la prossima edizione”.

A presentare l’importante evento, Roberto Gueli e Tiziana Martorana, i quali hanno ribadito l’orgoglio di guidare una serata così significativa e ricca di emozioni, prima di introdurre la sigla realizzata appositamente per l’evento dal direttore artistico Francesco Panasci, il quale ha sottolineato, con l’aiuto delle parole di Papa Francesco, il ruolo maestoso rivestito da Padre Puglisi, che, nonostante sembrasse un uomo inerme, dimostrava la forza di un gigante grazie al suo sorriso che trasmetteva la potenza di Dio. Nel videoclip sono state inserite tante immagini forti, legate alla guerra, alla distruzione, alla miseria; allo stesso tempo, l’incedere di spettacolari tramonti, di colori caldi, del fuoco e dei volti dei soldati impegnati per la pace, riusciva a trasmettere un messaggio di speranza.

Le figure di spicco premiate sono state cinque: Ilario Antoniazzi, Vescovo di Tunisi; il giornalista Fabio Zavattaro; Daniela Pompei della Comunità di Sant’Egidio; Lia Sava, Procuratore Generale della Corte di Appello di Palermo e Mario Zenari, Nunzio Apostolico in Siria.

A tutti i premiati è stata consegnata una scultura, realizzata dall’artista Giacomo Rizzo, che ritrae Padre Puglisi con i bambini, da sempre considerati dallo stesso veicolo di speranza per la pace.

Soddisfazione per la serata è stata espressa da Monsignore Corrado Lorefice, alla guida dell’Arcidiocesi di Palermo, il quale ha manifestato grande gioia: In questo momento particolare, il fatto che anche quest’anno sia stato organizzato questo premio è importante per la causa comune, che è salvaguardare la terra e rendere sempre più forte il messaggio caro al Beato Puglisi”.

Lia Sava, Procuratore Generale della Corte di Appello di Palermo, molto emozionata dall’evento, ha spiegato l’importanza del ruolo del magistrato all’interno del processo seguendo anche gli insegnamenti di Padre Puglisi e la necessità di “essere pazienti, ascoltare, eliminare qualsiasi forma di narcisismo e studiare con scrupolo tutte le carte processuali, perché dietro le carte processuali c’è una sofferenza, c’è una storia e, quindi, dobbiamo fare più attenzione, aprirci agli ultimi. La giustizia si deve aprire alla gente povera”.

Ilario Antoniazzi, Vescovo di Tunisi, ha spiegato la difficile situazione attuale in Tunisia e il suo quotidiano impegno nel tentare di far crescere la speranza nel suo popolo.

Fabio Zavattaro ha ribadito l’importanza della lotta alle fake news e il fondamentale ruolo del giornalista, il quale deve saper emozionare i propri lettori; ricco di passione l’intervento di Daniela Pompei, della Comunità di Sant’Egidio, la quale ha evidenziato l’incessante lavoro posto in essere dal gruppo di volontari che ogni giorno tentano di portare sollievo verso le tante persone che vengono da situazioni di guerra.  Infine, Mario Zenari, Nunzio Apostolico in Siria, ha portato la sua testimonianza da una nazione martoriata, che ha perso tanti bambini a causa di una catastrofe umanitaria senza precedenti, “Oggi ricevo il premio assieme a 29 mila persone – ha dichiarato commosso – come i tanti bambini morti durante questi 13 anni di guerra che non vogliono essere dimenticati. Oggi trovo una speranza che a Damasco, da tempo, è sepolta sotto le ceneri“.

“Da diversi anni ho l’onore e la responsabilità di dirigere questo prestigioso appuntamento ma questa 18^ edizione è stata particolarmente memorabile – ha spiegato il direttore artistico Francesco PanasciAbbiamo avuto l’onore di ricevere i complimenti da parte del Presidente della Repubblica e di accogliere numerosi ospiti di rilievo. Questi attestati di stima hanno oggi un significato molto speciale: coincidono con il 25^ anniversario della nascita della mia Panastudio, un traguardo che celebra un lungo viaggio di passione e professionalità”.

L’evento si è concluso intorno alle ore 23 con le divertenti esibizioni di Roberto Lipari ed Ernesto Maria Ponte perché, come ha spiegato l’organizzatore, “bisogna contribuire a creare un’atmosfera che sia di riflessione ma anche di festa, proprio come ci ha insegnato Padre Puglisi”.

 

 

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