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Cosa Nostra palermitana: i Carabinieri arrestano il latitante Auteri, boss di Porta Nuova.

Nel pomeriggio di oggi, nella città di Palermo, zona Oreto, i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Palermo, con il supporto tecnico del R.O.S. e, in fase esecutiva, della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento Carabinieri Sicilia e del Nucleo Radiomobile di Palermo, hanno tratto in arresto il latitante mafioso AUTERI Giuseppe, irreperibile dal settembre 2021 e inserito nell’elenco dei latitanti pericolosi.

Nei confronti del predetto, ritenuto attualmente al vertice del mandamento mafioso di Palermo Porta Nuova, è stata data esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere n. 10193/2021 RGNR DDA e nr. 7004/2021 RG GIP, emessa in data 15.07.2022 dal GIP presso il Tribunale di Palermo su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia guidata dal Procuratore Dott. Maurizio De Lucia (Operazione VENTO), nella quale è accusato dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso ed associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

Secondo i risultati dell’indagine Vento, AUTERI Giuseppe era emerso come soggetto di estrema fiducia dei massimi esponenti del mandamento di Porta Nuova, all’epoca individuati in DI GIOVANNI Giuseppe e LO PRESTI Tommaso inteso “il lungo”, per conto dei quali, tra l’altro, avrebbe avuto il delicato incarico di gestire la cassa del sodalizio mafioso congiuntamente ad INCONTRERA Giuseppe, assassinato alla Zisa il 30.06.2022.

Sottrattosi al fermo di indiziati di delitto emesso in data 04.07.2022 dalla locale D.D.A. nei confronti suoi e di altri 17 consociati, AUTERI Giuseppe è riuscito a conservare la propria condizione di clandestinità grazie a un’articolata rete di soggetti compiacenti, giungendo ad acquisire, nel contempo, un ruolo apicale all’interno della compagine di riferimento, attesa anche l’assenza di ulteriori uomini d’onore di prestigio dovuta all’azione di contrasto della Procura di Palermo e alle numerose operazioni di polizia susseguitesi nel tempo su territorio.

Già condannato in via definitiva a otto anni di reclusione per associazione mafiosa (Operazione CERBERO) e a due anni di reclusione per estorsione aggravata dal metodo mafioso in concorso con LO PRESTI Calogero inteso “zu Petru” (Operazione PEDRO), AUTERI Giuseppe può vantare inoltre un’amicizia di lunga data con il boss di Pagliarelli NICCHI Giovanni, arrestato nel 2009 dopo una latitanza durata tre anni ed oggi detenuto in regime speciale di 41 bis.

Grazie all’importante dispositivo di contrasto di cui si è dotato il Comando Provinciale Carabinieri di Palermo è stato possibile superare le continue accortezze poste in essere da AUTERI Giuseppe e dalla sua più stretta cerchia di favoreggiatori al fine di sottrarsi alle investigazioni, arrivando a ottenere, da ultimo, la precisa localizzazione del covo ove aveva trovato rifugio.

All’atto dell’arresto, il latitante è stato trovato in possesso di un revolver con matricola abrasa, di quindici colpi e di un’ingente quantità di denaro contante. Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo. È doveroso rilevare che l’odierno destinatario della misura restrittiva è, allo stato, solamente indiziato di delitto e la sua posizione sarà oggetto di accertamento processuale.

Fabio Gigante

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