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Golfo di Palermo: il Dipartimento della Difesa USA ricerca i resti degli aviatori del B 17 inabissato.

Dopo quasi 80 anni dall’inabissamento nel golfo di Palermo del Boeing B-17 Flying Fortress del 353rd Bomber Squadron, l’Agenzia Governativa Statunitense DPAA (Defense POW/MIA Accounting Agency) è alla ricerca dei resti degli aviatori dispersi in azione, per identificarli e dare loro sepoltura. L’attività di ricerca si avvarrà della collaborazione della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana.

B-17 foto U.S. Air Force

Il relitto dell’aereo soprannominato “Fortezza Volante”, abbattuto dalla contraerea durante il bombardamento del 18 aprile 1943 e rinvenuto a 75 metri di profondità è stato individuato e filmato nel 2015 grazie al Team “ombre dal fondo”, una squadra impegnata nel ritrovamento di relitti.

Il Team “ombre dal fondo”

Il team è composto da Riccardo Cingillo, Massimiliano Piccolo, Santo Tirnetta, Massimo Ardizzoni, Mariano Pulizzi, Tatiana Geloso, Danilo Genovese, Mario Arena Giuseppe Cerri, Gianmichele Iaria, Aldo Ferrucci, Emanuele Minnella e Nicola Gulifa. La Soprintendenza del Mare opererà al fianco della DPAA, con l’interesse di confermare l’identità del relitto e testimoniare il valore culturale del sito, restituendo memoria del conflitto alla città di Palermo.

Un particolare del B 17 foto R. Cigillo.

L’area interessata è quella del golfo di Palermo. Nell’ambito delle attività sono previsti scavi e campionamenti con strumentazioni avanzate. Le diverse operazioni avverranno con il supporto della RPM Nautical Foundation e del team dei subacquei altofondalisti della SDSS (The Society for Documentation of Submerged Sites).

Nella zona dove si è inabissato il B 17 foto Riccardo Cingillo

L’occasione di riscrivere una delle pagine più tristi della storia di Palermo – commenta il Soprintendente del Mare, Ferdinando Maurici – sarà tanto più importante quanto più si avvicina all’anniversario dell’operazione Husky, lo sbarco alleato in Sicilia, del quale il prossimo anno ricorrerà l’ottantesimo”. Non si tratta della prima occasione in cui il mare siciliano custodisce un relitto della seconda guerra mondiale. Nel mese di giugno, ad esempio, i fondali del Golfo di Cofano, a San Vito Lo Capo, hanno restituito il relitto di un velivolo militare bimotore utilizzato nello stesso conflitto.

Fabio Gigante

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