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Pesca, presentati i risultati del progetto “Rete 3 Golfi”

Presentati i risultati preliminari del progetto “Rete 3 Golfi” per la gestione sostenibile della pesca in Sicilia

 

Pesca, presentati i risultati del progetto “Rete 3 Golfi”

Presso il centro le Ciminiere di Catania, questa mattina si è tenuto un importante incontro intitolato “Rete 3 Golfi: una rete per la gestione della pesca in Sicilia – Il dialogo tra ricercatori, pescatori e decisori politici”, durante il quale sono stati presentati i primi dati raccolti nel contesto del progetto di ricerca “Rete 3 Golfi – 3G”.

L’iniziativa, finanziata dalla Regione Siciliana attraverso il dipartimento della Pesca mediterranea e con il sostegno del ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, mira a raccogliere dati scientifici, sociali ed economici per la pianificazione della gestione delle aree di pesca siciliane.

Il progetto, avviato nell’ottobre 2022 e della durata di 12 mesi, si concentra sui golfi di Castellammare (Trapani), Catania e Patti (Messina), al fine di valutare le condizioni degli ecosistemi marini in queste aree e le pratiche di pesca adottate. L’obiettivo finale è quello di proporre ai pescatori e agli attori politici modelli integrati e condivisi per una gestione sostenibile delle risorse ittiche. Le attività sono condotte dall’Università di Palermo e dalla sede siciliana della stazione zoologica “Anton Dohrn” di Napoli (Sicily Marine Centre).

Pesca, presentati i risultati del progetto “Rete 3 Golfi”

Durante i sette mesi trascorsi, i ricercatori hanno lavorato a bordo di pescherecci, dedicando oltre 500 ore di lavoro in collaborazione con i pescatori dei tre golfi. Le imbarcazioni sono state trasformate in vere e proprie navi da ricerca, in cui sono stati effettuati analisi del pescato e raccolti campioni per lo studio delle specie marine. I sondaggi sono stati condotti a profondità comprese tra i 10 e i 560 metri, utilizzando anche sensori hi-tech per monitorare la temperatura e l’ossigeno disciolto nelle acque marine. In laboratorio, sono state identificate 119 specie di organismi marini, tra cui 86 di pesci ossei, 15 di molluschi, 9 di pesci cartilaginei e 9 di crostacei. Inoltre, sono stati studiati oltre 30.500 pesci, analizzati più di 500 litri di acqua di mare per valutazioni biochimiche e fisiche, e raccolti, setacciati ed esaminati circa 1.400 litri di sedimenti marini.

Un aspetto significativo del progetto è la collaborazione attiva con i Consorzi di gestione della pesca artigianale dei golfi di Castellammare, Patti e Catania. Questa collaborazione permette di raccogliere dati socioeconomici che, uniti alla conoscenza derivante dall’esperienza diretta e storica dei pescatori, forniscono una visione completa e approfondita delle realtà locali. Durante le
diverse fasi del progetto, i ricercatori hanno adottato un approccio di analisi integrata che tiene conto di tutti i parametri di biodiversità e del funzionamento degli ecosistemi marini. L’obiettivo è quello di sviluppare modelli di gestione che siano in grado di preservare sia le risorse ittiche e ambientali, sia i valori socioculturali e le economie delle aree coinvolte.

Durante l’incontro, sono stati evidenziati i risultati preliminari ottenuti finora, suscitando grande interesse tra i partecipanti. I dati raccolti forniscono informazioni cruciali sullo stato di salute dei mari siciliani e sulle pratiche di pesca adottate. Queste informazioni saranno fondamentali per la redazione dei Piani di gestione delle aree di pesca, come previsto dalla legge regionale n. 9 del 2019.

Pesca, presentati i risultati del progetto “Rete 3 Golfi”

L’iniziativa della Regione Siciliana nel finanziare il progetto “Rete 3 Golfi” dimostra l’impegno per una gestione responsabile delle risorse marine e per la tutela dell’ecosistema marino della regione. Grazie alla collaborazione tra ricercatori, pescatori e decisori politici, si sta costruendo un dialogo costruttivo che permetterà di adottare decisioni basate su dati scientifici affidabili e condivisi.

L’importanza di un’adeguata gestione delle risorse ittiche e della biodiversità marina non può essere sottovalutata. La pesca sostenibile non solo garantisce la conservazione degli ecosistemi marini, ma rappresenta anche una fonte di sostentamento per le comunità locali e contribuisce alla salvaguardia delle tradizioni e delle attività economiche legate al mare.

Il progetto “Rete 3 Golfi” rappresenta un passo significativo verso una gestione oculata e sostenibile delle risorse marine in Sicilia. I dati e le informazioni raccolte contribuiranno a definire politiche di pesca basate su criteri scientifici, consentendo di proteggere l’ambiente marino e di garantire la continuità delle attività di pesca anche per le generazioni future.

La presentazione dei primi risultati del progetto “Rete 3 Golfi” ha suscitato grande interesse e ha posto le basi per un dialogo costruttivo tra ricercatori, pescatori e autorità politiche. Ora è fondamentale continuare sulla strada tracciata, promuovendo ulteriori ricerche e collaborazioni per garantire una gestione sostenibile delle risorse marine della Sicilia. Solo attraverso uno sforzo congiunto sarà possibile preservare il patrimonio marino della regione e garantire un futuro prospero per le comunità che dipendono dalla pesca.

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