Giardino Inglese e Parco Tindari. In corsa come LUOGHI DEL CUORE.

 

(di Isabella Cacciatore) Anche quest’ anno Palermo è presente nella campagna indetta dal Fai per la valorizzazione di alcune aree della propria città. Un’occasione importante che mette al centro la riqualificazione e l’importanza di alcuni spazi all’interno di quartieri che, con la giusta cura ed attenzione, potrebbero migliorarne la vivibilità della città e offrire nuove occasioni territoriali.

L’Associazione ComPa aps supporta e pubblicizza la Campagna Fai “I luoghi del Cuore” e proprio il presidente Carlo Picone ci spiega meglio di cosa si tratta.

Grazie anche a Nicolay Catania, l’Associazione Compa Aps ha rivolto  il suo appello a tutti tramite un video, affinchè si possano sostenere e votare i nostri luoghi del cuore.

Di cosa si occupa la vostra associazione ?

“L’Ass.ne no profit ComPa aps nasce ad aprile 2018 con l’obiettivo generale di promuovere e realizzare il recupero, la rigenerazione e la riqualificazione degli spazi comuni ed attività legate allo sviluppo sostenibile.”

In cosa consiste la campagna del Fai , “I LUOGHI DEL CUORI”?

I Luoghi del Cuore è una campagna nazionale del FAI, un censimento biennale dedicato al patrimonio artistico, culturale e paesaggistico italiano. Da maggio a novembre, chiunque può votare e far votare i luoghi che ama e che vorrebbe proteggere, valorizzare, far conoscere. I tre siti che ottengono più voti ottengono un finanziamento da utilizzarsi per progetti dedicati.

Oltre all’ottenimento o meno del finanziamento, un ruolo fondamentale della campagna è far accendere l’attenzione dei cittadini e delle amministrazioni sui luoghi candidati, avviando dei percorsi positivi che hanno portato, a seguito del risultato ottenuto nella scorsa edizione, il fiume Oreto (secondo nazionale e primo web) e parco Tindari (oltre 4000 voti raggiunti per un luogo verde abbandonato ed, in realtà, senza nome in un quartiere di periferia) ad essere oggetto di redazione di progetti di recupero da parte dell’amministrazione comunale di Palermo, con la collaborazione e la spinta del territorio, ottenendo (il fiume Oreto) un finanziamento da parte della Regione Siciliana.”

I luoghi del cuore in gara a Palermo sono due: il Giardino Piersanti Mattarella (Giardino Inglese) ed il parco Tindari. Vogliamo parlarne?

“In realtà i luoghi del cuore a Palermo (fortunatamente) sono tanti, candidati da singoli cittadini ed associazioni che hanno a cuore il nostro territorio.  Il giardino inglese e parco Tindari sono i due sostenuti dalla ns associazione, ed il giardino inglese è oggi il primo in classifica tra quelli palermitani con quasi 5.000 voti e concrete possibilità di ottenere il finanziamento da parte del FAI tramite il bando.

Parco Tindari, come detto, è oggi uno spazio verde non utilizzato, al centro di Borgo Nuovo (un quartiere dove purtroppo le discariche di rifiuti abbondano), in attesa di essere valorizzato.

Del “Giardino Inglese” cosa dire? Si tratta di uno dei luoghi simbolo della nostra città, realizzato oltre un secolo fa da Giovan Battista Filippo Basile, luogo dei ricordi dei palermitani e non solo che, nonostante la recente dedica a Piersanti Mattarella, da anni necessita di importanti interventi manutentivi che lo riportino allo splendore iniziale.”

Come vi immagine questi luoghi in futuro?

“Li immaginiamo semplicemente “normali”; luoghi dove i cittadini possano trascorre il proprio tempo in sicurezza, all’aria aperta, godendosi le bellezze della ns città.

Nel caso di parco Tindari vorremmo che diventasse il centro del quartiere, dove tutti i palermitani  possano fare sport e svolgere attività legate alla sostenibilità ambientale.

Un parco dello sport non soltanto per i residenti. Un parco della sostenibilità in cui trovino posto una pista di mountainbike, percorsi per fare jogging con impianto di illuminazione da fonte rinnovabili ed un piccolo anfiteatro in paglia (o comunque realizzato secondo i dettami della bioedilizia), dove le scuole e le associazioni del territorio possano svolgere le proprie attività sul modello del modulo eco di Parma.

Nel caso del giardino inglese Mattarella ci siamo posti, insieme alle altre associazioni che compongono il comitato “Illuminiamo il Giardino Inglese”, cinque semplici obiettivi programmatici e azioni progettuali su cui puntare l’attenzione:

A) al fine di eliminare il degrado fisico a cui è soggetto attualmente e da decenni il parco, ci proponiamo di rimuovere l’asfalto e tutte le superfici improprie (cemento, malte, ect. ) presenti , al posto del quale ripristinare ed estendere l’originaria pavimentazione o, in accordo con la soprintendenza, concordarne altra congrua e rispettosa della storia e del valore unico di un giardino storico romantico progettato nel 1851.

B) ci proponiamo di migliorare e/o riattivare i due sistemi impiantistici fondamentali alla fruizione in sicurezza del parco, oggi non funzionanti, e dunque l’impianto idraulico relativo alle vecchie ed utilissime fontanelle potabili, e l’impianto illuminante da rendere funzionante e più congruo l’estetica di un giardino storico italiano rispetto ai “pali autostradali” presenti oggi (peraltro non funzionanti!).

C) vorremmo che fosse accordata particolare attenzione alla bellezza delle opere d’arte presenti all’interno, bisognose di restauro o a volte di semplice opera di pulitura, anche a causa di atti vandalici perpetrati in assenza totale di sistema di videosorveglianza.

D) ci proponiamo di migliorare le condizioni del padiglione neomoresco che custodisce la statua di Canaris a Scio opera di Benedetto Civiletti, e di restaurare e cambiare destinazione d’uso alla serra-stufa del Basile che, in chiave più vicina ai desiderata dei bambini, potrebbe ospitare essenze profumose (o ad es la casa delle orchidee proposta dall’associazione Vivi sano onlus) o magari un microclima per le farfalle.

E) in direzione di una maggiore consapevolezza che reca con sé la possibilità da parte del cittadino di amare e proteggere ciò che conosce e di cui riconosce il valore, ci proponiamo di installare delle targhe esplicative a carattere storico e artistico in prossimità di ogni opera d’arte custodita all’intero e nelle immediate vicinanze del parco, capaci di interagire tanto in maniera convenzionale quanto tecnologico/digitale con turisti e cittadini.”

Quali sono le opportunità che questa campagna Fai può dare ai luoghi piu’ votati?

“I tre siti che ottengono più voti sono beneficiari di un finanziamento specifico da utilizzarsi per progetti dedicati. È previsto inoltre un Bando di finanziamento dedicato ai Luoghi del Cuore che hanno ottenuto almeno 2.000 voti al censimento.

Ulteriore opportunità è riservata ai vincitori di particolari classifiche (come è stato per il fiume Oreto con “i luoghi dell’acqua” nella scorsa edizione e per la Chiesa Santa Maria Gesù lo Piano, di Polizzi Generosa, per la classifica dei “siti di montagna”).”

L’hanno scorso la valle del fiume Oreto di Palermo si è classificato 2° luogo del cuore nella stessa campagna. Cosa è accaduto dopo e qual è la situazione attuale dello stesso luogo?

“Il fiume Oreto sta tornando ad essere il fiume dei palermitani, oggetto di escursioni da parte di varie associazioni, delle passeggiate del FAI e quelle più recenti delle Vie dei Tesori.  È nato il “Comitato promotore del contratto di fiume e di costa dell’Oreto” con la partecipazione di associazioni come la nostra e di singoli cittadini che propongono iniziative e progetti fungendo da continuo pungolo/stimolo alle amministrazioni compenti (Altofonte, Monreale e Palermo).

Il comitato in particolare ha redatto e proposto, grazie alle professionalità di cui dispone al suo interno, il progetto “FAI il bosco dell’Oreto” (accolto e cofinanziato dalle amministrazioni comunali competenti e presentato al FAI), che punta alla creazione di quattro sentieri didattici lungo il percorso del fiume.

Inoltre, anche per merito dei riflettori accesi dalla massiccia campagna di informazione e sensibilizzazione messa in atto durante la raccolta voti del FAI, il Comune di Palermo ha presentato il “progetto per il fiume Oreto” nell’ambito dell’azione 6.5.1 del PO FESR Sicilia 2014/2020, ammesso a finanziamento per oltre cinque milioni e 600 mila euro.

Tra gli interventi previsti, la messa in sicurezza del percorso attraverso la selciatura e la cordonatura, il drenaggio delle acque, la creazione di staccionate e ancoraggi per funi nei tratti più difficili, la collocazione di cestini per i rifiuti, la realizzazione di piccoli ponticelli in legno per l’attraversamento e la posa di segnaletica didattica e direzionale.

Si può votare fino al 15 dicembre con le seguenti modalità:

Sosteniamo la nostra città!

La video Intervista

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