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Maltempo e disastro a Palermo: il Sindaco chiede lo stato di calamità naturale

All’indomani del nubifragio che si è abbattuto sulla città, sindaco e vicesindaco hanno partecipato a due distinte riunioni, una svoltasi in prefettura e l’altra a Palazzo delle Aquile.

Nel corso dell’incontro in prefettura, il sindaco, Leoluca Orlando, ha chiesto lo stato calamità naturale per accelerare le procedure ed i rimborsi. La richiesta è stata anticipata ai ministri per l’Ambiente, Sergio Costa, e per  il Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano, che hanno assicurato massima disponibilità e l’attenzione del Governo nazionale.

Orlando ha inoltro disposto che venga attivato un indirizzo e-mail per raccogliere tutte le segnalazioni di danni ad immobili ed autoveicoli per la costituzione di un dossier a  supporto della richiesta dello stato di calamità e per una più precisa quantificazione dei danni.

“La situazione che abbiamo vissuto ieri – ha dichiarato il sindaco – è la prova del fallimento del Commissariamento del 2015 che, come allora denunciammo, era solo una mossa politico-affaristica frutto dello “stato di calamità istituzionale” degli anni del Governo Crocetta.

Se il Governo nazionale e quello regionale vogliono segnare davvero il cambiamento, dimostrino che le strutture Commissariali da loro gestite sono in grado di recuperare i quasi cinque anni perduti su tutti i fronti e lo facciano coinvolgendo, a Palermo come in decine di altri comuni siciliani, i sindaci che subiscono la vergogna di un Commissariamento continuo e ampiamente improduttivo.

Mentre a Genova, la struttura Commissariale che coinvolge il Sindaco e la città ha prodotto i risultati a tutti noti per la ricostruzione del Ponte Morandi, in Sicilia i Sindaci sono del tutto esautorati dal proprio ruolo amministrativo e gestionale, pur dovendo rispondere politicamente di quanto avviene in città, proprio in settori di fondamentale importanza per la prevenzione di catastrofi naturali” .

Intanto, a Palazzo delle Aquile, il vicesindaco Fabio Giambrone ha incontrato i vertici delle società partecipate e di diverse aree organizzative dell’amministrazione per fare il punto operativo della situazione.

In particolare, con Amat e Polizia municipale si è discusso della rimozione delle auto danneggiate, secondo l’ordine cronologico delle richieste pervenute alla Centrale Operativa di via Dogali. L’AMG si sta occupando di verificare la sicurezza della pubblica  illuminazione, l’Amap dell’accesso ai sottopassi per la riattivazione degli impianti e, con RAP, lavorerà a supporto dei Vigili del Fuoco per la rimozione del fango, la pulizia e la riparazione delle strade che dovessero risultare danneggiate.  I Servizi sociali del comune saranno a supporto alle famiglie che hanno subito danni agli appartamenti. L’Area del Verde e la Reset, nel frattempo, stanno procedendo a testare la stabilità delle alberature potenzialmente danneggiate dall’alluvione. Il Coime, infine, provvederà a fornire mezzi ed uomini a supporto di tutte le sopracitate attività.

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