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Formazione ancora in stallo: le associazioni fanno sentire la propria voce

Formazione, paralisi annunciata e licenziamenti in vista: Emergenza nel settore dell’istruzione e formazione professionale in Sicilia.

Formazione ancora in stallo: le associazioni fanno sentire la propria voce

La crisi nel settore dell’istruzione e formazione professionale in Sicilia si aggrava, e le associazioni datoriali risollevano l’allarme. Qualche tempo addietro il Presidente Schifani aveva scelto di trattare direttamente lui con le datoriali, prendendo impegno e dato garanzia, ma dall’assessorato ad oggi non ci sono progressi.

Il settore della Formazione professionale per l’istruzione in età dell’obbligo in Sicilia sta affrontando una grave crisi, che minaccia di portare alla paralisi dell’intero sistema e potrebbe causare il licenziamento di un numero significativo di personale. Gli enti datoriali più rappresentativi hanno lanciato l’allarme, sottolineando l’imminente rischio di dispersione scolastica per migliaia di ragazzi.

La situazione critica è stata resa nota durante un incontro a Palazzo d’Orléans, dove gli enti Forma, Cenfop, Forma.Re, Asef e Anfop Sicilia hanno presentato una griglia di proposte per risolvere la crisi. Queste organizzazioni hanno evidenziato che, nonostante le rassicurazioni fornite a maggio di quest’anno, i minori in obbligo scolastico non potranno iniziare il proprio percorso di istruzione e formazione professionale a settembre, come i loro coetanei nel sistema scolastico tradizionale. La mancata pubblicazione degli Avvisi di I, II e III anno del sistema scolastico-professionale (IeFP) entro giugno crea il reale rischio di ritardare le attività formative fino al periodo natalizio. Questo ritardo avrà gravi conseguenze sulla dispersione scolastica, un problema già grave nella regione siciliana, che detiene il triste primato nazionale in questo ambito.

Formazione ancora in stallo

 

Gli enti hanno espresso preoccupazione riguardo all’assenza di azioni concrete per avviare i percorsi formativi, nonostante la giunta abbia deliberato lo scorrimento dell’avviso 8. La mancanza di iniziative, tra cui il programma ‘GOL’, comporta ulteriori difficoltà e incertezze nell’intero sistema. Questa situazione è particolarmente preoccupante perché coinvolge fasce deboli della popolazione, con possibili ripercussioni negative sull’occupazione in una regione già caratterizzata da un alto tasso di disoccupazione.

La situazione di stallo sta anche influenzando i pagamenti, poiché l’assenza di attività entro ottobre potrebbe comportare il mancato ricevimento dei primi acconti entro dicembre, mettendo a rischio la sostenibilità economica delle istituzioni coinvolte nel settore della formazione professionale.

Di fronte a questa emergenza, gli enti chiedono il costituirsi immediato di un Comitato per le politiche regionali della formazione professionale, previsto dall’articolo 17 della L.R. 14 dicembre 2019, n. 23. Questo comitato avrebbe il compito di garantire la massima condivisione e collaborazione in materia di formazione professionale, considerata un fondamentale strumento di sviluppo e coesione sociale.

L’appello degli enti datoriali rappresenta un segnale di allarme inequivocabile riguardo alla crisi in corso nel settore della formazione professionale in Sicilia. È fondamentale che le istituzioni competenti e il presidente della Regione, Renato Schifani, affrontino la situazione con urgenza e determinazione per evitare conseguenze disastrose sull’istruzione dei giovani e sull’economia della regione. Solo con un’azione tempestiva e collaborativa sarà possibile superare questa fase critica e garantire un futuro migliore per i ragazzi siciliani.

Leggi le proposte inviate degli enti datoriali Forma, Cenfop, Forma.Re, Asef, Anfop Sicilia a Turano. 

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