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Furti e rapine in centro storico a Palermo. Attribuiti altri reati a malvivente egiziano già detenuto.

Furti e rapine in centro storico a Palermo. Attribuiti altri reati a malvivente egiziano già detenuto.

ARRESTATO PER REATI CONTRO IL PATRIMONIO, LA POLIZIA DI STATO ATTRIBUISCE ALTRI REATI AD UNO STRANIERO.    

Applicazione di una nuova custodia cautelare applicata nei confronti di un  giovane cittadino egiziano, già detenuto,  al quale sono stati attribuiti nuovi reati,  tra cui un furto in un B&B e una rapina su strada.

Nel mese di ottobre c.a., la Polizia di Stato con una efficace e brillante indagine della Squadra Mobile, aveva arginato l’escalation di un malvivente straniero, B. I. A. D. M., ventiduenne egiziano, particolarmente attivo nel campo dei furti e delle rapine, compiuti nei confronti di passanti e nei confronti di vittime sorprese all’interno delle loro abitazioni.

Nonostante l’arresto dell’uomo, scovato a casa di un complice in un’abitazione di Ballarò,  già ristretto in carcere per la stessa tipologia di reati, la Polizia di Stato ha dato continuità alle azioni di accertamenti, in relazione ad altri episodi delittuosi commessi nel centro cittadino palermitano.

La tempistica e le modalità con le quali i reati venivano commessi avevano allertato i cittadini, destando così l’interesse dell’opinione pubblica.

I poliziotti del Commissariato di P.S. “Oreto-stazione”,  hanno fatto luce su ulteriori due episodi di criminalità predatoria sovrapponibili, in quanto le dinamiche erano equiparabili a quelli precedentemente attribuiti allo straniero e stavolta con un preciso volto da comparare.

Erano ancora irrisolti alcuni casi di furto, tra cui un furto di quattro cellulari sottratti dentro una struttura ricettiva di via Roma a Palermo da un individuo dapprima ignoto che si era introdotto nella stessa poco prima e la rapina ad un  passante compiuta in via Magione ai danni di un giovane, aggredito su strada da due malviventi,scaraventato per terra e derubato del cellulare dopo una avversa colluttazione.

Grazie alle telecamere di sorveglianza di alcuni servizi commerciali nella zona interessata e grazie alla comparazione del volto del delinquente ripreso dai dispositivi,  autore dei due reati con il volto del giovane egiziano, la polizia ha potuto attribuirgli  anche questi due raid.

Tali risultanze investigative hanno condotto all’emissione di una seconda misura cautelare nei confronti dell’egiziano che è stata notificata in carcere e che si è sommata alla precedente.

La polizia di Stato non esclude che vi siano altri episodi criminali ricollegabili al malvivente pertanto ulteriori indagini e riscontri sono in corso.

La polizia di Stato precisa che il destinatario della misura restrittiva è, allo stato attuale, indiziato in merito ai reati contestati e che la sua posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.

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