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Forza Italia Sicilia, Caruso si ricandida: “Non anteporrò mai interessi personali al partito”

Dopo la frattura aperta da Falcone e Mulè, il coordinatore regionale rivendica i risultati azzurri e annuncia la sua candidatura al congresso.

Forza Italia, Caruso rompe il silenzio: “Mai alimentare scontri, il congresso deciderà la guida in Sicilia”

Dopo giorni di interviste e comunicati che hanno acceso la miccia nel partito, arriva la presa di posizione del coordinatore regionale. Ma non è un epilogo.

PALERMO, 25 agosto 2025 – La settimana politica siciliana è stata segnata da una diatriba a colpi di interviste e comunicati che ha scosso Forza Italia dalle fondamenta. Prima Marco Falcone ha incrinato il velo del silenzio interno, poi Giorgio Mulè ha rilanciato, mettendo in discussione linea e metodo e aprendo alla propria possibile corsa per il 2027. La replica del presidente della Regione Renato Schifani è stata fredda, tutta sulle regole e sulle firme, mentre da Roma Antonio Tajani ha mantenuto un profilo attendista e Maurizio Gasparri ha provato a sminuire. In questo quadro, molti hanno notato l’assenza pubblica del coordinatore regionale Marcello Caruso. Oggi, quel silenzio si interrompe con una dichiarazione ufficiale.

La dichiarazione integrale di Marcello Caruso

Sono profondamente legato a Forza Italia, un partito che continua ispirarsi ai valori di libertà e giustizia indicati dal Presidente Silvio Berlusconi.
Tale è il mio legame, che certamente non eserciterò mai il mio ruolo per alimentare scontri interni, consapevole che un tale comportamento danneggerebbe il partito a vantaggio di altri.
Segnalo comunque, soprattutto a chi rischia di apparire un po’ distratto, che negli ultimi anni il nostro partito – grazie al contributo di molti, dai semplici militanti agli amministratori locali ai deputati di tutti i livelli istituzionali – è diventato il primo partito in Sicilia, rendendo la Regione la più azzurra d’Italia. Siamo il gruppo più numeroso all’ARS e, alle scorse elezioni per il rinnovo dei ex-enti provinciali, pur non condividendo le modalità di voto che precludono agli elettori di scegliere direttamente i propri rappresentanti, abbiamo ottenuto in assoluto il maggior numero di consiglieri eletti.
Il prossimo congresso, condiviso con la Segreteria Nazionale per eleggere i coordinatori regionali, sarà l’occasione utile per quanti intendono presentare proposte e mozioni. Questo darà l’opportunità ai nostri militanti di scegliere democraticamente chi guiderà il Partito nei prossimi anni e soprattutto di dialogare e confrontarsi nelle sedi a ciò deputate.
Nessuno mi porterà mai, come purtroppo altri intendono fare, ad anteporre le mie mire personali al bene superiore di Forza Italia.
Mi candido perché credo che, così come avvenuto in questi anni e con la collaborazione della deputazione, della classe dirigente, degli amministratori e dei nostri militanti, possiamo determinare un’ulteriore crescita del partito per farne sempre più il punto di riferimento naturale per tutti i liberali, i riformisti, i garantisti e gli europeisti che vogliono continuare a credere nella buona politica.
A dispetto di quanti pensano di avvantaggiarsi da certe fughe in avanti, Forza Italia in Sicilia sarà sempre il vero e forte riferimento del centro moderato.

Lo dichiara Marcello Caruso, coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia.

I retroscena (da confermare)

Secondo ambienti interni a Forza Italia, non confermati ufficialmente, il recente silenzio pubblico di Caruso potrebbe essere legato anche a un’ipotesi di disponibilità a candidarsi alla presidenza della Provincia regionale di Palermo nelle prossime elezioni, sostenuto da un patto di ferro con alcuni deputati regionali. Si tratta al momento solo di ipotesi, prive di riscontri ufficiali, che tuttavia circolano con insistenza negli ambienti del partito.

Questo scenario si innesta in un quadro già fragile: a fronte di posizioni assegnate in enti e strutture di sottogoverno vicine alla presidenza regionale, altri esponenti azzurri sarebbero rimasti esclusi. Piccoli contentini per pochi e “porte chiuse” per altri: elementi che, sommati, hanno alimentato il malumore e il fuoco amico esploso in questi giorni.

Il comunicato di Caruso ricompone la squadra? Difficile crederlo. Più verosimile che rappresenti il primo passo di una fase nuova, in cui le posizioni si chiariranno alla luce del congresso e delle scelte nazionali. Con questa dichiarazione certamente non si chiude la vicenda: la stagione delle cambiali aperte è solo all’inizio.

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