Filtro aria auto: cos’è, a cosa serve e quando si deve cambiare
Una delle componenti di cui si sente più di frequente parlare quando si va a far controllare la propria vettura è senza dubbio il filtro dell’aria. Si tratta di un elemento che appartiene all’impianto di aspirazione dell’auto e la cui funzione è quella di effettuare il filtraggio e la pulizia dell’aria che arriva dall’esterno e che finisce all’interno della valvola di scoppio.
L’aria che va verso il propulsore dell’auto deve essere oggetto di un apposito processo di filtraggio. Il motivo è piuttosto facile da intuire: in caso contrario, il rischio potrebbe essere quello di permettere il passaggio di componenti estranee che si trovano nell’aria esterna, come ad esempio delle foglie, varie tipologie di detriti, sporco e polvere, che potrebbero finire nel motore e, di conseguenza, provocargli dei danni.
E se non ci fosse il filtro dell’aria?
La funzione di filtraggio dell’aria che arriva dall’esterno e va verso il motore è fondamentale anche per la regolazione del flusso. Se ci fosse un flusso d’aria troppo elevato diretto verso il motore dell’auto, ecco che i danni andrebbero a riguardare la carburazione, ma anche la centralina.
Fonte dell’immagine del filtro dell’aria – pezzidiricambio24.it
Come è formato il filtro dell’aria
Il filtro dell’aria del motore è formato da vari componenti, ma sono due le parti principali. Un elemento è solido, formato da una guaina o, in ogni caso, da un’altra struttura che funge da supporto nei confronti della componente filtrante. La seconda parte è quella depositaria della funzione filtrante, che è formata da materiali come stoffe oppure spugne. La forma che caratterizza il filtro dell’aria è legata chiaramente al modello di auto. Ciascun colosso automobilistico, infatti, si occupa di studiare le forme migliori da applicare alle proprie auto, ma complessivamente troviamo filtri tondi, piuttosto che a pannello, così come a cerchio, a cilindro e così via.
Quali sono i tipi di filtri aria e quando serve sostituirli
Proviamo a considerare quelle che sono le due principali tipologie di filtro aria motore presenti in commercio. Il primo è quello realizzato in carta ed è senza dubbio quello maggiormente diffuso, che viene montato direttamente da parte del marchio costruttore. Il secondo, invece, è un tipo che viene realizzato in stoffa piuttosto che in cotone.
Per quanto concerne la tempistica esatta da rispettare per la sostituzione del filtro dell’aria del motore, non ci sono dati certi. Insomma, sono vari gli elementi che finiscono per incidere da questo punto di vista. Il consumo, ma anche e soprattutto la capacità filtrante di questo oggetto cambia in base a dei fattori ben precisi. Prima di tutto in relazione al tipo di filtro che è stato installato nella propria auto, poi dipende anche dal tipo e dalla qualità di strade che si affrontano quotidianamente. In seguito, anche l’attività di manutenzione del filtro può fare la differenza per prolungarne la vita, mentre si dovrebbe fare sempre attenzione anche alla zona in cui si lascia l’auto in sosta.
Proviamo a ipotizzare un percorso perlopiù entro i confini cittadini, con delle strade che sono in media piuttosto pulite. Ecco, in questo caso un filtro dell’aria del motore può arrivare a durare anche fino ai 30 mila chilometri. In ogni caso, si deve far sempre riferimento al libretto dell’auto, dove viene indicato l’esatto chilometraggio dopo il quale sostituire il filtro.
Come pulire il filtro
La pulizia del filtro non serve sempre. Infatti, il tradizionale filtro aria realizzato in carta è stato appositamente costruito per la sostituzione, una volta usurato, e non per la pulizia. Quindi, in questo caso, se si dovesse lavare, si farebbero più danni che altro. Il filtro di cotone o in stoffa, invece, si presta chiaramente ad essere pulita, con una durata che inevitabilmente si allunga.
