Festività natalizie in Sicilia, Edy Tamajo: invito alla responsabilità e al rispetto. Il Virus non va in ferie

Le feste di Natale non è un “tutto a posto”.

Alziamo il livello di attenzione perchè una terza ricaduta sarebbe più che devastante.

 

“Il 2020 sta per finire – scrive l’On. Edy Tamajo di Italia VIva – e sarà certamente un anno che non dimenticheremo per tutto quello che è accaduto e che sta continuando ad accadere tra pandemia da Covid-19, crisi economica, sconforto e sfiducia. Un anno da dimenticare certamente, ma che ci ha dato una lezione di vita.

Si, di vita parliamo, un valore immenso e prioritario su ogni cosa.

Ma il mio pensiero, che diventa preoccupazione, scaturisce dall’avvicinarsi delle festività.

Il Natale che sia appresta ad arrivare e  che molti irresponsabili vorrebbero che passasse per una “tregua da virus” desta molte preoccupazioni a cui dobbiamo rispondere con un NO secco.

Quindi, da uomo delle istituzioni e da persona sensata, mi fa obbligo ricordare, con consapevole provocazione,  che il visur a Natale non va in ferie e continuerà ad uccidere. Occorre più che mai alzare il grado di attenzione e continuare a comportarci da persone responsabili per il bene comune.

Le festività come più volte detto dal Presidente della Regione non è un “liberi tutti” tanto poi passa e chi si è visto si è visto.

No, assolutamente no.  Torno a dire che dobbiamo, ad ogni costo, essere responsabili e consapevoli che ogni atto di menefreghismo potrebbe pesare sulla salute (mi limito a dire salute per non esasperare , ma parlamo anche di morte) di altri, a cominciare dai prossimi e vicini parenti, genitori, amici. 

Il mio invito – conclude nella nota Tamajo – è di essere tutti responsabili e rispettosi dell'”altro” e certamente potremmo dire di avere fatto la nostra parte per i nostri cari, per la comunità siciliana, per il sitema sanitario e per l’economia. Tutti contro un unico male che continua a essere il covid-19″. Diamo vita a un Natale all’insegna dell’amore e del rispetto, dell’amicizia e della consapevolezza che la salute dell'”altro” dipende da ognuno di noi”.

 

 

 

 

 

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