Oggi si celebra la “Festa dei Nonni”, una di quelle ricorrenze che potrebbero non essere segnate in rosso sul calendario, ma che sono profondamente incise nei cuori di coloro che nutrono amore, affetto e gratitudine verso chi li ha accompagnati per mano lungo il cammino della vita. Ricordo ancora quando, conducendo un sondaggio sulla domanda “A chi hai detto per la prima volta ‘ti amo’ e a chi avresti voluto dirlo ma non l’hai ancora fatto?”, i risultati furono sorprendenti: al primo posto c’era la mamma, al secondo i nonni, e al terzo i nostri amici a quattro zampe, i cani. Questo dato non richiede commenti o riflessioni stucchevoli, ma è evidente che i nonni occupano un posto speciale nei nostri cuori.
La loro presenza è un autentico dono, mentre relegarli ai margini della nostra vita rappresenterebbe una grande ingiustizia. Le rughe che solcano i loro volti raccontano storie di bellezza, di lacrime versate, di silenzi che non sono mai stati dorati ma che hanno portato consolazione e saggezza. Oggi è il momento di abbracciare nuovamente i nostri nonni, di amarli profondamente e di far sentire loro tutto il nostro affetto, perché il tempo non fa mai marcia indietro e ciò che non viene manifestato e detto si perde nel vuoto.
La Festa dei Nonni è un’occasione speciale per dimostrare il nostro amore e gratitudine verso di loro, per riconoscere il valore immenso della loro presenza nella nostra vita e per creare ricordi indelebili insieme a loro. A volte, nelle piccole cose, come un sorriso, una chiacchierata o un abbraccio, si nasconde il più grande dei tesori: l’amore dei nonni.
Di Nicolò Mannino