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L’America riapre i confini ai turisti, le regole per entrare

Il Centro per il Controllo e la prevenzione delle malattie stabilirà quali sono i vaccini per entrare negli USA

Gli Usa riaprono ai viaggiatori vaccinati: possono esultare i turisti internazionali, anche europei. Dopo 18 mesi di stop ai viaggi e confini chiusi a causa dell’emergenza Covid-19, l’amministrazione di Joe Biden mette fine al travel ban. A conferma di quanto già aveva anticipato il 20 settembre scorso Jeff Zients, il consigliere della Casa Bianca che si occupa di coordinare la risposta alla pandemia, dall’8 novembre si è tornati a viaggiare negli Stati Uniti. La fine del divieto ai viaggi per turismo verso gli USA interessa i cittadini dell’Unione europea, del Regno Unito e della Cina e verrà estesa, sempre nel mese di novembre, a chi proviene anche da Brasile e Sudafrica. L’America riapre i confini dall’8 novembre ai visitatori completamente vaccinati.

Aeroporti di Roma

Per entrare negli Usa, i viaggiatori dovranno effettuare anche un tampone entro tre giorni dalla partenza e se negativo non saranno tenuti alla quarantena una volta giunti a destinazione. Il Cdc, Centro per il Controllo e la prevenzione delle malattie, chiederà alle compagnie aeree di raccogliere i numeri di telefono e gli indirizzi e-mail dei viaggiatori per un nuovo sistema di tracciamento dei contatti. La notizia dell’apertura è stata accolta positivamente dall’industria del turismo statunitense che, come scrive il New York Times riportando i dati della US Travel Association, ha subito nel 2020 una perdita di circa 500 miliardi di dollari, inclusa una riduzione del 79 per cento delle spese per i viaggi internazionali. Nei prossimi giorni saranno ufficialmente comunicati i protocolli e le definizioni di ingresso senza quarantena. Perché, infatti, rimane un altro nodo da sciogliere.

Sarà il Cdc a stabilire quali sono i vaccini accettati per l’ingresso negli USA. E al momento la Food and Drugs administration ne ha approvati tre: Pfizer, Moderna e Johnson & Johnson. AstraZeneca, accettato dall’Oms e largamente usato in Europa, invece, manca. Secondo un’affermazione di Thomas Skinner, portavoce del CDC, riportata dal New York Times, anche i viaggiatori immunizzati con AstraZeneca saranno autorizzati a varcare i confini, ma bisognerà aspettare comunque l’annuncio ufficiale per la conferma. Il Cdc infatti considera completamente vaccinate le persone che da 14 giorni hanno ricevuto la seconda dose di Pfizer o Moderna, o la singola dose del vaccino Johnson & Johnson.

Fabio Gigante

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