(F. Gigante) Sigonella: autorizzati al decollo i Global Hawk
La Naval Air Station (NAS) di Sigonella, in Sicilia, è la più attrezzata base di intervento americana del Mediterraneo ed è un importante asset della NATO per l’Alliance Ground Suriveillance (AGS), il nuovo, supertecnologico sistema di sorveglianza che entro la fine del mese di agosto sarà dotato del 5° ed ultimo Global Hawk.
Si tratta di aeromobili a pilotaggio remoto (APR) modello RQ-4B Block-40, realizzati dalla Northrop Grumman e progettati per raccogliere, 24h su 24, giorno e notte, per mezzo di trasponder terrestri e satellitari con qualsiasi condi-meteo anche in presenza di tempeste di sabbia, immagini in tempo reale sia essi in volo che in mare o a terra. Con un’elevata risoluzione, fino a 100.000 km quadrati di terreno, forniscono un’ampia panoramica e una sorveglianza sistematica mediante l’utilizzo di un radar ad apertura sintetica (SAR) con sensori elettro-ottici/infrarossi, in grado di tenere sotto controllo tutta l’area del Mediterraneo, l’Africa e il Medio Oriente.
I Global Hawk hanno un peso massimo al decollo di 14.628 kg e un carico utile di 7.847 kg. Con un’un’apertura alare di 35,3 metri ed una lunghezza di 13,4 metri sono capaci di volare ininterrottamente per circa 16.000 km ad una velocità di circa 575 km orari ad una quota massima di 60 mila piedi. Il sistema di sorveglianza, AGS, è composto da due segmenti: quello aereo, impostato sulla piattaforma robotica Hale (High-Altitude Long-Endurance Unmanned Aircraft System) del Globak Hawk, e il segmento sul terreno a cui è affidato il controllo della missione per l’analisi, la distribuzione e l’archiviazione dei dati raccolti.
A Sigonella i dati, rilevati ed analizzati, vengono trasmessi tramite una rete criptata al Comando JISR, Joint Intelligence, Surveillance and Reconnaisance della NATO, dal quale si allargherà lo scenario per le attività nei campi d’azione, contribuendo a un numero di missioni quali la protezione delle truppe in campo e dei civili, sicurezza di frontiera e marittima, lotta al terrorismo e assistenza umanitaria in caso di disastri naturali.
Il costo di un Global Hawk è di circa 222 milioni di dollari, comprese le spese per lo sviluppo delle sue funzioni, per un valore di 1,5 miliardi di dollari, la voce di spesa più costosa dei programmi di sviluppo di tutta la storia della NATO. Per tal motivo l’accordo AGS sarà di proprietà collettiva e operativa di tutti i paesi dell’Alleanza Atlantica e sarà un elemento indispensabile per tutte le missioni della NATO. Tutti gli Alleati avranno accesso ai dati acquisiti dall’AGS e beneficeranno del sistema d’intelligence, sorveglianza e riconoscimento.
Le nazioni europee interessate allo sviluppo del Global Hawk per operazioni in Libia e Medio-Oriente sono 15. Oltre all’Italia e agli Stati Uniti, vi sono la Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Germania, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Polonia, Romania, Slovacchia e Slovenia. Dal 2018 a Sigonella, inoltre, è attivo il punto nevralgico a livello mondiale per il comando e il controllo dei velivoli senza pilota, l’UAS SATCOM Relay Pads and Facility per le telecomunicazioni via satellite con tutti gli aeromobili a pilotaggio remoto che le varie agenzie di spionaggio americane e il Pentagono disseminano in ogni angolo della Terra.
La NATO prevede di utilizzare Sigonella quale Main Operating Base (principale base operativa) con un contingente multinazionale di oltre 800 unità. Il gruppo legato al comando Africom si chiama “Special Purpose Air Ground Task Force Crises Response”, ed è arrivato a maggio ufficialmente per rafforzare il livello di protezione nelle ambasciate Usa in Nord Africa. Con il dispiegamento dei 5 Global Hawk, Sigonella rafforza il proprio ruolo di capitale mondiale degli Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR) da guerra.