F-35B inglese: a Sigonella il relitto recuperato. Arrestato il marinaio che pubblicò il video.

Il Regno Unito temeva che la Russia potesse essere la prima a recuperare e ad acquisire la tecnologia del relitto dell’F 35B della RAF inabissatosi il 17 novembre scorso subito dopo il decollo dalla portaerei HMS Queen Elisabeth. Così è stata istituita un’operazione internazionale per recuperare l’F-35. Il Dipartimento della Difesa britannico ha riferito di aver recuperato con successo il relitto ad una profondità di mille e cinquecento metri.

Per recuperare l’aereo, è stata coinvolta un’intera missione internazionale, insieme a Stati Uniti, Italia e Spagna. Mosca aveva la forza e i mezzi per arrivare per prima al luogo dove l’aereo si è inabissato. “Le operazioni per riportare l’F-35B britannico nel Mediterraneo sono state completate con successo”, ha riferito il ministero della Difesa britannico.

La causa dello schianto non è chiara, ma è stata avanzata l’ipotesi che qualcosa, come una copertura di plastica per la pioggia, potrebbe essere stata risucchiata nel motore dell’aereo e aver causato l’incidente. Il relitto, adesso, sarà trasportato in una base navale nel Mediterraneo, con molta probabilità alla Navaval Air station di Sigonella, in Sicilia.

“Ringraziamo gli alleati della NATO Italia e Stati Uniti per il loro sostegno durante l’operazione di recupero“ ha detto un portavoce del ministero della Difesa ha detto. Inoltre è stato arrestato il marinaio che avrebbe pubblicato su Twitter il video di 16 secondi dello schianto dell’F-35. Si ritiene che il marinaio sia tornato in Gran Bretagna a bordo della portaerei e consegnato alle autorità.
Well thank God he is still with us! That’s all I can say. pic.twitter.com/YtL6f0BFAm
— Seb H (@sebh1981) November 29, 2021
La qualità del filmato era bassa e non sensibile alle operazioni, ma il fatto che sia stato divulgato è stato un grosso colpo per il capo della Marina Inglese e per tutto il paese.
Fabio Gigante