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F 16 all’Ucraina, ecco il perchè

Come abbiamo detto più volte rispetto alla Russia, l’aviazione militare ucraina ha affrontato il conflitto in corso con uno svantaggio significativo. L’inadeguatezza della forza aerea di Kiev è stata attribuita alla sua anziana e non aggiornata flotta di aerei da combattimento, alla carenza di piloti e alle basi aeree altamente esposte agli attacchi missilistici.

Piloti di F 16 prima di una missione foto Fabio Gigante

Questa disparità è emersa e ha fortemente influenzato le tattiche del paese per combattere i caccia russi, ed è così grave che alcuni ufficiali dell’aviazione militare ucraina hanno fatto appello ai loro alleati affinché fornissero prima i MiG-29, con cui hanno già familiarità, in servizio presso i paesi ex Patto di Varsavia ed ora nella NATO ed ora i caccia occidentali dotati di radar e missili migliori.

F 16 in sosta foto Fabio Gigante

L’ F 16, il caccia multiruolo già usato da molti alleati Nato è l’unica arma che può assicurare a Kiev un vantaggio significativo nei cieli: sarà fondamentale nel caso in cui, come prevedibile, l’invasione russa dovesse protrarsi ancora a lungo. Si definisce “multiruolo” perché, pur nascendo come aereo da superiorità aerea – cioè concepito per abbattere gli aerei nemici –, è in grado di svolgere diversi tipi di missione, anche l’attacco contro obiettivi di terra.

Apparecchiatu elettronica su un F 16 foto Fabio Gigante

È utilizzato da trenta Paesi, otto Stati europei della Nato, permettendo così un ampio sostegno e una distribuzione dei costi equa fra gli alleati, come fu per il Leopard 2. Ma addestrare gli ucraini per l’utilizzo di un F-16 è di gran lunga più difficile rispetto all’artiglieria o ai carri armati, e richiederebbe almeno sei mesi: è dotato di una serie di miglioramenti (radar molto efficaci, munizioni guidate di alta qualità e diverse funzioni high-tech) non presenti nei Mig-29 ucraini. Rispetto a sistemi di terra relativamente semplici, l’integrazione di un caccia moderno nelle forze aree richiede uno sforzo importante in termini organizzativi.

Tipo di armamento a bordo di due F 16 foto Fabio Gigante

Nel medio e lungo termine, la Russia sembra infatti favorita nella guerra aerea. La mancanza di superiorità aerea non significa che in questo anno siano mancati i combattimenti, anzi. I Su-35 e Mig-31 russi hanno una portata maggiore degli aerei ucraini, che sono in netto svantaggio nel combattimento diretto. In più, il logoramento degli assetti ha un effetto relativo molto più pesante sull’aeronautica ucraina rispetto a quella russa.

F 16 in sosta foto Fabio Gigante

Pur con difficoltà, i russi possono ancora sostituire gli assetti abbattuti e riparare gli aerei danneggiati. Mentre in assenza di una produzione indigena di aerei e pezzi di ricambio, Kiev non può sostituirli. Soprattutto, i difensori non possono permettersi di perdere troppi piloti, il cui addestramento è molto più prezioso dell’aereo stesso. Se l’Ucraina non sarà in grado di rimpiazzare i propri aerei e migliorare le speranze di sopravvivenza dei piloti in combattimento, la Russia avrà sicuramente maggior margine di manovra per mitigare gli effetti della contraerea ucraina.

Reparto F 16 foto Fabio Gigante

Pur non potendo imporre un dominio totale dell’aria, è verosimile che i russi cercheranno di guadagnarsi il controllo dei cieli in una manciata di settori, spianando la strada a offensive di terra e andando a caccia dei sistemi di artiglieria ucraini. Questo è anche il motivo della scelta degli F-16 lanciato proprio adesso: nei prossimi mesi, entrambi gli schieramenti proveranno a lanciare le proprie offensive.

L’autore de

In questo frangente, una delle priorità sarà esattamente quella di garantire la superiorità aerea locale e escogitare tattiche per superare lo stallo della guerra di posizione, imposta dai duelli di artiglieria di questi mesi. È probabile che lo strumento aereo avrà un ruolo centrale in questo tentativo di sblocco.  “L’invio dei caccia F-16 in Ucraina sarà un momento storico per l’Europa e per il mondo: definirà l’architettura di sicurezza globale”. Lo ha detto il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky alla sessione odierna del vertice del G7 in corso a Hiroshima, in Giappone. “Quando i nostri piloti sapranno utilizzare gli F-16 e quando questi velivoli appariranno nei nostri cieli, questo avrà importanza non solo per l’Ucraina. Questo sarà un momento storico per l’intera architettura di sicurezza in Europa e nel mondo”, ha affermato il capo dello Stato. Zelensky ha aggiunto “che uno scudo aereo può essere completo solo quando i sistemi di difesa aerea a terra vengono integrati con aerei moderni. Il presidente ucraino ha ringraziato i partner per i sistemi di difesa aerea forniti, vale a dire i Patriot, gli Iris-T, i Nasams, i Crotale, e i Samp-T inviati da Italia e Francia”. Zelensky ha osservato che tali sistemi non solo forniscono protezione, ma creano anche un marchio globale di sicurezza per la democrazia. “Sono grato inoltre per la decisione di addestrare i nostri piloti sui caccia moderni”, ha aggiunto il presidente.

Fabio Gigante

 

 

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