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Esplosione all’Arenella, la VII Circoscrizione incontra i residenti.

Solidarietà alla famiglia Lo Cicero, appello alle istituzioni: “L’Arenella non va lasciata sola”.

Dopo l’esplosione che ha distrutto la gelateria di Corrado Lo Cicero all’Arenella, la VII Circoscrizione ha organizzato questa mattina un consiglio straordinario in piazza Tonnara. L’incontro ha voluto rappresentare un segnale forte di vicinanza al territorio e alle famiglie colpite, con l’obiettivo di accendere i riflettori sulla situazione della borgata marinara.

“Noi come VII Circoscrizione rappresentiamo anche l’Arenella ed era importante dimostrare solidarietà a residenti e commercianti”, ha dichiarato Ferdinando Cusimano, consigliere di Forza Italia.
“Questa borgata ha bisogno di molte attenzioni. Dalla riqualificazione del tessuto urbano si possono contrastare questi fenomeni di violenza. Qualora fosse confermato l’atto doloso da parte della mafia, noi diciamo no”.

Cusimano ha inoltre lanciato un appello al sindaco, auspicando una presenza diretta nel prossimo incontro con la comunità:

“L’Arenella ha bisogno della politica sul territorio, vogliamo i fatti. Noi consiglieri siamo i primi cittadini. Mi auguro che presto venga organizzato un ulteriore incontro con i residenti, con la presenza questa volta del sindaco”.

Sostegno concreto e raccolta fondi

Il presidente della VII Circoscrizione, Giuseppe Fiore, ha ribadito la volontà di agire in maniera concreta per sostenere le famiglie coinvolte e tutta la comunità dell’Arenella.

“La riunione di oggi ha voluto essere testimonianza dei fatti accaduti nella borgata e al contempo solidarietà alle famiglie colpite dai tragici eventi. La magistratura farà il suo corso ma è pur vero che dagli occhi dei diretti interessati traspare sconforto, tristezza, delusione, smarrimento”. Fiore ha annunciato anche iniziative di solidarietà concreta “Contribuiremo fattivamente nel dare il nostro contributo anche nella forma di raccolta fondi”.

Il coraggio del cambiamento

La consigliera Gabriella Ganci ha voluto ricordare il pensiero di Giovanni Falcone per lanciare un messaggio di speranza e di impegno collettivo: “Come disse Falcone, ‘Per cambiare le cose bisogna avere il coraggio di cambiare’. E noi le possiamo cambiare tutti insieme: istituzioni, forze dell’ordine e cittadini”.

“No all’odio, sì alla responsabilità”

Presente anche il consigliere Salvatore D’Asta, che ha parlato da doppia prospettiva: istituzionale e personale, come commerciante.

“Una giornata importantissima per stare vicino alle vittime dell’esplosione. Noi consiglieri di Circoscrizione siamo la voce reale dei cittadini e continueremo a dare tutto il nostro supporto alla famiglia Lo Cicero”. D’Asta ha espresso anche preoccupazione per il clima di insicurezza che si respira tra i commercianti: “Da commerciante quale sono, continuo ad avere paura. Mi auguro che presto le forze dell’ordine possano dare una risposta concreta per cercare di dare tranquillità ai cittadini che in questo momento manca”.

Un richiamo anche al senso di responsabilità nella comunicazione pubblica:

“Molto spesso le parole fanno più danno delle azioni dirette. Consiglio a tutti di relazionarsi in maniera diversa, senza portare avanti odio nei confronti di chi fa politica come loro. Dare informazioni sbagliate significa mettere nelle condizioni le persone di dare odio verso gli altri, compromettendo l’incolumità altrui”.

Un messaggio di unità

Il consigliere Massimo Vescovo ha concluso con un appello all’unità e alla fiducia nella giustizia:

“Volevo ringraziare tutto il consiglio in particolar modo il presidente per aver portato il consiglio della Settima Circoscrizione in un luogo che oggi come non mai va attenzionato. L’emozione è forte. Piena solidarietà alle famiglie colpite da questo tragico evento”.

“Sono sicuro che rimanendo uniti ne usciremo più forti di prima. Basta stare dalla parte giusta. Dobbiamo avere piena fiducia nella magistratura che farà luce su questo tragico evento”.

L’esplosione alla gelateria Lo Cicero ha lasciato una ferita profonda all’Arenella, ma l’incontro di oggi dimostra che il quartiere non vuole restare in silenzio. Le istituzioni locali hanno fatto un primo passo importante, portando la loro presenza direttamente sul territorio, ascoltando le voci dei cittadini, raccogliendo dolore e richieste di aiuto.

Ora la sfida è trasformare quella solidarietà in azione: investimenti, sicurezza, ascolto, rispetto. Solo così la borgata potrà ritrovare fiducia e guardare avanti con speranza.

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