Elezioni provinciali in Sicilia, Armao propone l’annullamento al Tar


L’associazione siciliana per l’Open Government ed il suo presidente, l’ex assessore regionale all’Economia Gaetano Armao, hanno proposto ricorso al Tar-Sicilia di Palermo per l’annullamento, previa sospensione, della delibera della Giunta regionale n. 43/2013 che ha fissato le elezioni per il 26-27 maggio prossimo “prescindendo del tutto – si legge nel comunicato – dai necessari interventi di contenimento dei costi della politica e riordino delle Province.
Il ricorso sarà notificato domani agli organi regionali, al Commissario dello Stato ed al ministro degli Interni, ed evidenzia i profili di illegittimità della delibera che consente, in assenza di una riduzione dei costi e della riforma delle Province regionali, la celebrazione delle elezioni provinciali in Sicilia come se nulla fosse accaduto”.
“Mentre all’Ars si discute con ritardo delle proposte di riforma – prosegue la nota di Sicilia OpenGov – corre già il tempo fissato dal Governo regionale per le imminenti elezioni provinciali, con l’assai probabile obiettivo di rendere la riduzione dei costi e la riforma, una volta approvate dall’assemblea, applicabili solo nella successiva consiliatura.
C’è da ritenere che l’intendimento, peraltro mai sottaciuto dall’inquilino di Palazzo d’Orleans, sia quello di mantenere inalterato l’attuale assetto ed i costi degli apparati per finalità politiche ‘espansive’. Prova ne è che lo stesso Governo non ha formulato alcuna proposta di riforma delle Province regionali”.
Secondo Open Government, “è chiaro, a questo punto, che non si arriverà per tempo all’obiettivo fissato dalla legge regionale 14/2012 che impone, prima della indizione delle elezioni provinciali, un risparmio di almeno il 20% dei costi, né a dare attuazione alle riforme statali che prevedono un drastico ridimensionamento delle Province”.
“Si propone ricorso con l’obiettivo di bloccare l’illegittimo e costoso rinnovo delle Province regionali sino al varo di una riforma coerente con le previsioni dello Statuto regionale che istituisca i liberi consorzi e ne riduca i costi” si legge a conclusione del comunicato.