Difendersi non è un crimine. È un dovere. Ma in Italia lo diventa.
Un orafo aggredito da dieci criminali armati si difende e viene indagato. Lo Stato da che parte sta?

Lo Stato indaga chi si difende. Ma i criminali restano liberi.
Il caso dell’orafo finito sotto inchiesta dopo una rapina raccontato da Fuori dal Coro è l’emblema di una giustizia che ha perso il senso.
Nella puntata del 9 aprile 2025 di Fuori dal Coro, condotta da Mario Giordano su Rete 4, è stato raccontato un fatto che ha scosso l’opinione pubblica. Un orafo si salva da una rapina armata e finisce indagato. La giustizia italiana ha perso la bussola?
Un’ingiustizia che grida vendetta
Un’azienda orafa subisce l’ennesimo attacco notturno. Dieci criminali armati di fucili, pistole ed esplosivi fanno irruzione nel laboratorio. Il titolare, allertato dalle telecamere, accorre da casa — 300 metri di distanza — con la pistola legalmente detenuta. Spara, non ferisce né uccide nessuno, ma li mette in fuga.
I rapinatori? Ancora liberi. L’orafo? Indagato per porto illegale di arma. La colpa? Aver portato con sé la pistola per difendere sé stesso e la sua attività.
Quando lo Stato punisce chi si difende
Il paradosso si ripete: chi si difende viene trattato da colpevole. E la situazione diventa ancora più assurda quando i criminali sono stranieri, magari irregolari. Espulsioni mai eseguite, procedimenti bloccati, arresti seguiti da rilasci. Il cittadino italiano è solo, abbandonato da uno Stato che sembra più interessato ai diritti dei delinquenti che alla sicurezza dei contribuenti.
Il caso è stato raccontato da Mario Giordano il 9 aprile in questa puntata di Fuori dal Coro.
Proposta: stop alle indagini sulla vittima
Chi difende la propria casa, la propria azienda o la propria famiglia non dovrebbe mai essere indagato. In quei momenti, la persona offesa non è solo il cittadino, ma lo Stato stesso. Chi lavora, crea occupazione e reagisce a un’aggressione, sta difendendo l’interesse collettivo.
Magistratura ideologica? Il dubbio è legittimo
Una parte della magistratura appare ormai ideologizzata, legata a una visione politica che guarda con sospetto chi si difende e con indulgenza chi delinque. Una giustizia distaccata dalla realtà sociale, che rischia di alimentare rabbia e sfiducia.
Serve una riflessione seria anche sul ruolo e sul funzionamento della giustizia in Italia. Un tema affrontato anche sul sito ufficiale del Ministero della Giustizia.
Cosa può fare il Governo
- Approvare una legge sulla legittima difesa che tuteli chi difende sé stesso, la famiglia o il lavoro.
- Introdurre il divieto di indagine sulla vittima in caso di autodifesa accertata.
- Prevedere sanzioni per chi abusa dell’azione penale nei confronti di chi si è difeso legittimamente.
- Attuare espulsioni automatiche per stranieri che commettono reati gravi.
La fiducia nella giustizia si misura da una domanda semplice:
In caso di pericolo, da che parte sta lo Stato?
Se la risposta è “contro chi si difende”, allora lo Stato ha tradito i suoi cittadini.
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Francesco Panasci







