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Dicevamo? lo spettacolo di Ernesto Maria Ponte per ripartire

Sul palco dell'Albertini Beach insieme a Clelia Cucco e le musiche della chitarra di Toni Greco

Questa sera nella nuova Area spettacolo dell’Albertini beach, a pochi passi dalla splendida spiaggia di Magaggiari (tra Cinisi e Terrasini), andrà in scena lo spettacolo, dal titolo Dicevamo? di e con Ernesto Maria Ponte e Clelia Cucco con le musiche della chitarra di Toni Greco.

Un titolo che riporta alla memoria, come nella quotidianità, un discorso ripreso dopo una interruzione o come in questo caso, bruscamente perché improvvisamente fermato dalla pandemia. Come anche, ad esempio, la fatidica frase: “Dove eravamo rimasti…?” del conduttore Enzo Tortora, quando riprese Portobello dopo le sue vicissitudini giudiziarie.

Oggi, con “Dicevamo?” Ernesto vuole mettere in evidenza la ripartenza di un reparto tra i più danneggiati dalla pandemia. Ha deciso di “riprendere” la scena con un lavoro teatrale, che raccoglie le parti più esilaranti degli ultimi spettacoli che lui stesso ha scritto con Salvo Rinaudo.

Questa sera all’Albertini Beach, gli spettatori riassaporeranno tutta l’abilità di un artista eclettico che insieme a Clelia Cucco, sua partner sul palco e nella vita. Dove rappresenteranno situazioni di vita che non avremmo mai notato nella quotidianità, ma che attraverso loro rideremo di noi stessi, delle nostre idiozie, delle nostre manie. Ponte è un attore completo. Un attento scrutatore di tutto ciò che lo circonda, pronto a “rubare” sagacemente dalla quotidianità, gli aspetti particolari che poi riporta in scena. La sua ironia, riesce a coinvolgere il pubblico ammaliandoli con la sua voce, da vero attore professionista, calda e profonda.

“Uno spettacolo che ci si augura sia di buon auspicio per tutto il teatro e le attività che lo compongono – dichiara Ernesto – Con la profonda speranza che, tutti coloro che hanno manifestato il loro desiderio di tornare in teatro, lo possano esaudire seduti in platea. La cultura è rimasta per troppo tempo il fanalino di coda nelle riaperture. Dobbiamo rispettare le regole per guardare fiduciosi alla prossima stagione invernale dove ci aspetta la grande scommessa.”

Questo evento unico, per rispettare le disposizioni anti Covid l’Ingresso, sarà consentito esclusivamente a numero chiuso con prenotazione al tavolo con cena e spettacolo a partire dalla formula AperiDinner. La formula culinarie dell’Albertini beach accompagnati dal Dj set Gianni Guttuso & Fabio Flesca.

Per ulteriori informazioni chiamare 3385683872

Ludovico Gippetto

Presentazione di Teresa Di Fresco Se sia un poeta, non so e non posso affermarlo ma che sia un sognatore, sì. Lo dimostrano le imprese in cui, con spirito avventuroso, si tuffa incurante di qualsivoglia difficoltà e che, avendo dato tutto se stesso e coinvolgendo amici e conoscenti, riesce a portare a termine. E con successo. Ludovico Gippetto, insomma, a volte veste i panni di Don Chisciotte per affrontare ora fantomatici mulini a vento che assumono di volta in volta le sembianze di opere d'arte trafugate, ora della maieutica di platoniana memoria. Queste divagazioni aprono uno scenario su un personaggio, Ludovico Gippetto appunto che, nella città di Palermo, in molti conoscono e insieme a lui i suoi progetti, i suoi successi ma anche le sue aspettative. Raccontiamolo meglio: Studia Architettura, dopo avere conseguito l'abilitazione alla professione, preferisce dedicarsi alla creazione e realizzazione di eventi culturali. Non disdegna la ricerca, anzi la “caccia” - come lui preferisce definirla – di opere d'arte trafugate in Sicilia. Per questa attività lavora in collaborazione con il Comando dell’Arma dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma organizzando convegni internazionali su temi della sicurezza, trafugamenti di opere d’arte e loro illecita commercializzazione. A questo scopo fonda - e ne è presidente – il Centro Internazionale Multimediale d’Arte Contemporanea Extroart e la Fondazione Wanted Palermo. E' inoltre ideatore e responsabile del programma di tutela e prevenzione del patrimonio culturale denominato “WANTED …presi per il verso giusto”, finalizzato appunto al contrasto della commercializzazione illecita di opere d’arte ed è protagonista di importanti ritrovamenti e restituzioni di opere trafugate nel territorio nazionale. È anche giornalista pubblicista ed autore di numerose pubblicazioni e monografie d’arte. E' stato Assistente alla Cattedra di Storia e Tecnica dell’Editoria, presso l’Istituto Superiore di Giornalismo dell’Università di Palermo dal 1994 al 1997; Cerimoniere del Dipartimento cerimoniale del G.C.T.O. in occasione della Universiade Sicilia ‘97; Consulente del Sindaco di Corleone per la riqualificazione del patrimonio culturale, storico e artistico per il 2007 e il 2008; ha curato e prodotto, nel 1995, la monumentale opera scultorea in pietra arenaria siciliana, dell’artista Medhat Shafik dal titolo “Il Muro del Silenzio” ed “I percorsi dell’acqua”, in occasione della XLVI^ Biennale di Venezia – Padiglione Egitto premiato con il “Leone D’Oro”; Collaboratore parlamentare del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, per le attività culturali dal 1998 al 2001. Da oltre tre lustri ha creato, insieme a Tommaso Romano, la “Rassegna Internazionale del Melologo ExtroVersi che quest'anno – con il tema “La parola che unisce” ha raggiunto il traguardo della quindicesima edizione. Ma un'ulteriore avventura lo attende: la manifestazione che nelle precedenti edizioni è stata ospitata in sedi prestigiose ed istituzionali, ottemperando alle disposizioni impartite dai decreti ministeriali e regionali, in merito alle misure di contenimento dell’emergenza per il COVID19, non uscirà da casa ma calcherà il palco virtuale della piattaforma Facebook. Tra poeti, musicisti e attori, professionisti e semplici “amici della porta accanto”, come Gippetto li chiama, saranno più di 100 i partecipanti che condivideranno con lui quest'altra, straordinaria avventura. Ma poiché il suo spirito filantropico non si esaurisce mai, ogni “puntata” di questa straordinaria e innovativa avventura, sarà dedicata a coloro che in questo brutto momento segnato dal Covid19, si stanno prodigando senza se e senza ma per aiutare tutti coloro che necessitano di assistenza, cure e ...di una parola che scalda il cuore. Insomma, se possiamo prendere a prestito “I have a dream” (Io ho un sogno), frase che il 28 agosto 1963, davanti al Lincoln Memorial di Washington, al termine di una marcia di protesta per i diritti civili, Martin Luther King pronunciava, con altri intenti e aspirazioni di altra natura, possiamo affermare che non ci stupiamo se Ludovico Gippetto ci riserverà altre sorprese perché, come ho già detto, lui è un sognatore.

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