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Demanio, in concessione entro il 19 maggio beni ad alto valore culturale

Bandi di gara per l'affidamento in concessione per diversi immobili pubblici

Demanio, in concessione entro il 19 maggio beni ad alto valore culturale.

Attraverso bandi di gara, l’Agenzia del Demanio intende affidare in concessione diversi immobili pubblici, per un massimo di 50 anni, a privati in grado di farsi carico del loro recupero, riuso e buona gestione. Per partecipare ai bandi, pubblicati a fine dello scorso anno e presentare l’offerta c’è tempo fino alle ore 12.00 del 19 maggio 2022.

Si tratta di beni di proprietà dello Stato, non utilizzati per usi istituzionali che potranno essere avviati ad una valorizzazione economica, sociale, culturale, turistica, assicurandone la fruizione pubblica, sottraendoli al degrado e aprendoli al pubblico. Sono distribuiti su tutto il territorio nazionale e rappresentano un ventaglio variegato di tipologie del patrimonio immobiliare pubblico di valore storico e identitario, tutti strettamente legati ai contesti paesaggistici e urbani, al tessuto socio culturale e alle comunità locali di riferimento.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito dei percorsi che l’Agenzia del Demanio è impegnata ad individuare per favorire la rigenerazione del patrimonio nel rispetto della natura e della storia dei beni con la finalità di tutelarlo e valorizzarlo, creando occasioni di sviluppo per il territorio e per l’intero Paese.

Queste nuove opportunità di riuso e rigenerazione di immobili dello Stato sono inserite nell’ambito del progetto Valore Paese Italia, il programma promosso dall’Agenzia del Demanio, dal MiC, da ENIT e da Difesa Servizi SpA, in stretta collaborazione con altri Ministeri e partner istituzionali coinvolti. Un filone sviluppato in coerenza al Piano Strategico del Turismo 2017-2022, con l’obiettivo di riunire, sotto un unico brand, le reti tematiche associate dall’obiettivo comune della valorizzazione del patrimonio pubblico di immobili di interesse culturale e paesaggistico, favorendo nuove attività legate al turismo sostenibile, alla cultura, allo sport, alla formazione, alla mobilità dolce e alla tutela dell’ambiente, attraverso il ricorso a strumenti di partenariato pubblico privato.

Tra i beni di importanti dimensioni si trovano: l’ex Caserma Caldieri, incastonata sul lungomare di levante dell’isola di Ortigia a Siracusa, risalente al XVII secolo e nata come convento, poi adibito a caserma e infermeria militare; Palazzo dei Principi Lanza di Trabia, a San Nicola Arcella (Cosenza), edificato alla fine del XVIII secolo in posizione panoramica su uno scorcio del mar Tirreno; Villa Lieta già Boyd, con parco e pertinenze, a Sanremo, costruita all’inizio del XX secolo in un quartiere ottocentesco di alto pregio; Villa Carducci Pandolfini, nella pianura a sud-ovest di Firenze, di impianto quattrocentesco, edificata sui resti di un’antica torre trecentesca; il Carcere di San Vito ad Agrigento, nato come convento sul versante ovest della rupe atenea, nella prima metà XV secolo, per essere poi adibito a carcere nella seconda metà dell’800;la Real Casa dei Matti, a Palermo, ex manicomio e carcere militare di epoca ottocentesca, che si trova nelle immediate vicinanze del centro storico della città.

In Sicilia tra l’elenco dei beni in concessione figura anche il Casello Ferroviario Villa Margi a Reitano (ME), luogo legato al turismo sostenibile come: l’ex dogana Torre di Badino a Terracina; il faro del Cardeto ad Ancona; il casello Bacucco sul Po ad Ariano nel Polesine; gli ex caselli Roccolo e Ronchi a Pieve di Cadore, insieme alla stazione Sottocastello; l’ex casermetta difensiva di Monte Croce Carnico a Paluzza; l’ex deposito munizioni Monte di Mezzo a Sagrado; il bastione Sperone e il Gran Maestrato di San Lazzaro a Capua; la casa cantoniera della ferrovia appulo-lucana a Irsina; la casa con giardino adibita a dogana a Grottammare; un’unità immobiliare in Via Stenico a Cremona.

La mission dell’Agenzia del Demanio, in qualità di gestore degli immobili di proprietà dello Stato, è quella di intercettare nuove strategie per la rigenerazione del patrimonio tese ad esaltare la natura dei beni, quale anche occasione di sviluppo per il territorio.

Caterina Guercio

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