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Il Muos, il sistema di difesa satellitare degli USA bocciato dal Tar di Palermo

La parte italiana del Muos, il super-sistema di difesa voluto dagli Stati Uniti e installato a Niscemi, in provincia di Caltanissetta, è stata costruita, in piena area tutelata, senza rispettare le norme edilizie. Lo hanno stabilito i giudici del Tar di Palermo, presieduti da Salvatore Veneziano che hanno accolto il ricorso presentato dal Comune di Niscemi, difeso dall’avvocato Edoardo Nigra. Il ricorso è stato presentato contro il ministero della Difesa e nei confronti dei vari assessorati che parteciparono alla conferenza dei servizi che sbloccò l’iter per la costruzione del sistema di difesa. Secondo i giudici amministrativi della prima sezione nel 2018 il Ministero della Difesa “non avrebbe potuto concludere la conferenza di servizi disponendo l’approvazione dei progetti in parola, dando per acquisito a tale data il silenzio assenso del Comune“. Al fianco del Comune si era schierato il comitato No MUOS che ha sempre sostenuto l’illegittimità dei lavori all’interno del sito d’interesse comunitario “Sughereta di Niscemi”, in quanto non rispettose delle norme in materia paesaggistica. Il MUOS è stato concepito come un sistema di difesa onnipresente. Ogni satellite si interfaccia costantemente con due stazioni di terra. La seconda opzione riduce un’improvvisa interruzione di trasmissione causata dalla possibile perdita del segnale di un satellite con una delle due stazioni. E’ come se soldati e piattaforme sul campo disponessero sempre ed in qualsiasi parte del mondo di una connessione stabile ad alta velocità, senza la necessità fisica di una cella, così come avviene per i cellulari. Tutte le piattaforme sono quindi collegate alla stessa rete geostazionaria. In questo modo, secondo le specifiche del Mobile User Objective System, si dovrebbero prevenire errori e decisioni sbagliate causate dalla mancanza di informazioni in tempo reale provenienti dal campo di battaglia. La Naval Radio Transmitter Facility di Niscemi assicura le comunicazioni supersegrete delle forze di superficie, sottomarine, aeree e terrestri e dei centri C4I (Command, Control, Computer, Communications and Intelligence) della Marina militare Usa. Un’infrastruttura ad uso esclusivo delle forze armate statunitensi, come scritto nell’Accordo tecnico tra il Ministero della Difesa italiano e il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America riguardante le installazioni in uso alle forze USA di Sigonella. Il MUOS si basa su quattro stazioni di terra associate ad un satellite. Ogni stazione ospita tre antenne paraboliche alte come un palazzo di dieci piani e larghe venti metri. Le quattro stazioni a terra, sono ubicate presso: l’Australian Defence Satellite Communications Station a Kojarena a circa 30 km a est di Geraldton, Australia Occidentale; la Naval Radio Transmitter Facility (NRTF) Niscemi, a circa 60 km dalla Naval Air Station di Sigonella in Sicilia; la NGaval SATCOM Facility, Northwest, Chesapeake nel Sud-Est della Virginia (Stati Uniti d’America) e la Naval Computer and Telecommunications Area Master Station Pacific situato a Wahiawa nell’isola di Oahu dell’arcipelago delle Hawaii (USA).

Fabio Gigante

 

 

 

 

 

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