Controlli nei cantieri di Palermo: scoperto il giro del lavoro nero nell’edilizia
Dodici lavoratori senza contratto, nove aziende sospese e 122mila euro di sanzioni

Il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Palermo intensifica i controlli nelle aziende di edilizia del capoluogo e della provincia nei primi quindici giorni di ottobre, riscontrando irregolarità diffuse che confermano la persistenza di pratiche illegittime nel comparto costruttivo. Le verifiche interessano sedici cantieri e aziende del settore, portando alla luce una situazione particolarmente critica dal punto di vista della regolarità contrattuale e della tutela della sicurezza.
Lavoratori irregolari e assenze contrattuali
Durante le operazioni gli ispettori identificano 54 lavoratori, di cui 12 privi di contratto di assunzione, una cifra che evidenzia come il fenomeno del lavoro irregolare continui a rappresentare una criticità strutturale nel settore edile. I numeri rivelano che circa il 25% dei lavoratori controllati risulta occupato irregolarmente, una percentuale che riflette un’evasione normativa sistemica a livello retributivo e contributivo. Chi opera “in nero” non accede ai percorsi di formazione obbligatoria e non riceve sorveglianza sanitaria, rimanendo esposto in misura maggiore agli infortuni tipici dell’attività di cantiere.
Carenze nella sicurezza e provvedimenti sanzionatori
Le violazioni riscontrate negli spazi di lavoro si rivelano ben più gravi della semplice irregolarità contrattuale: gli ispettori documentano l’assenza del documento di valutazione dei rischi e dei piani operativi di sicurezza nei cantieri, la mancata nomina dei responsabili della prevenzione, una diffusa assenza di formazione rivolta ai lavoratori in materia di emergenze antincendio e primo soccorso, e l’omessa sorveglianza sanitaria del personale.
In conseguenza di questi rilievi, l’amministrazione adotta nove provvedimenti di sospensione dell’attività nei confronti di altrettante aziende per aver impiegato personale in nero in misura superiore al 10% della forza lavoro presente in cantiere o per violazioni gravi nei protocolli di sicurezza. Gli ispettori comminano inoltre sanzioni amministrative per 53.400 euro e ammende per 68.867,45 euro.
La “cultura del lavoro sicuro” necessita ancora di un investimento significativo, considerato che le irregolarità riscontrate testimoniano una persistente carenza di sensibilizzazione verso il pieno rispetto della normativa in materia di prevenzione e protezione. Le prossime settimane vedranno il proseguimento dei controlli mirati a garantire una progressiva regolarizzazione del comparto.







