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Formazione in Sicilia, un deciso No al ritorno al passato

L'agguato dell'8 gennaio 2024: una sconfitta per tutto il comparto Formazione in Sicilia

Associazioni datoriali sollecitano interventi urgenti sull’Istruzione e Formazione Professionale in Sicilia

 

A seguito recenti dichiarazioni rilasciate all’assessore regionale Mimmo Turano, un gruppo di Associazioni Datoriali, tra cui CENFOP, FORMA.RE, FORMA Sicilia, FEDERTERZIARIO, ANFOP e ASEF, hanno espresso allarme e gravissime preoccupazione e urgenza di rivedere le normative approvate nell’ambito dell’istruzione e della formazione professionale in Sicilia.

 

Le associazioni, pur astenendosi dal fare valutazioni di natura politica, hanno sottolineato l’importanza e l’impatto di due norme specifiche che avrebbero “pesantissime ricadute negative sul sistema”. Questa dichiarazione arriva in seguito agli eventi del 8 gennaio 2024, che hanno messo in luce la criticità della situazione nel settore, un ambito chiave per la formazione di migliaia di giovani siciliani e per l’impiego di un numero analogo di lavoratori.

 

Un punto cruciale sollevato dalle associazioni riguarda il mancato coinvolgimento delle parti sociali e del Comitato per Le Politiche Regionali della Formazione Professionale, istituito con la legge regionale n. 23 del 2019. Il comitato non è stato adeguatamente consultato, mettendo in discussione il principio della concertazione, uno dei fondamenti della Costituzione italiana.

 

Le associazioni hanno espresso una parziale rassicurazione in seguito alle dichiarazioni dell’assessore Turano, ma rimangono preoccupate per la concentrazione su una sola parte della normativa. In particolare, sollevano dubbi sull’eliminazione del “tetto” di finanziamento per ogni avviso pubblico ad ente, vedendolo come un ritorno a pratiche passate che potrebbero portare a un oligopolio nel settore, influenzando negativamente sia l’offerta formativa che la spesa pubblica.

 

Infine, le associazioni chiedono con urgenza la convocazione del Comitato per Le Politiche Regionali della Formazione Professionale, per discutere e risolvere le emergenze attuali del settore. Sottolineano l’importanza di arrivare a una normativa condivisa con tutte le parti sociali, per garantire un futuro solido e sostenibile per il settore dell’istruzione e formazione professionale in Sicilia.

 

 

“Desidero esprimere la mia preoccupazione riguardo alle recenti normative sulla formazione professionale in Sicilia -dichiara Joseph Zambuto, presidente Anfop. – In particolare, ci sono due commi che, a nostro avviso, rischiano di danneggiare gravemente il settore, riportandoci a vecchie logiche del sistema di formazione che abbiamo faticosamente superato. Riconosciamo e apprezziamo la sensibilità e la disponibilità dimostrate dall’assessore Mimmo Turano nel trattare le questioni relative alla formazione professionale. Tuttavia, è essenziale agire con urgenza. Il tempo non è dalla nostra parte e ulteriori ritardi potrebbero avere conseguenze negative. Desidero sottolineare che gli eventi dell’8 gennaio, con la stesura dei due commi contestati, rappresentano un vero e proprio abuso nei confronti del settore e, indirettamente, dell’assessore stesso. È nostro dovere intervenire per garantire che il sistema di formazione professionale in Sicilia possa continuare a evolversi in modo positivo e costruttivo.”

 

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