Conferenza stampa a Palazzo d’Orleans, Figec Sicilia: “Serve rispetto per i giornalisti”

Vengono resi pubblici alcuni disagi riscontrati dagli operatori dell’informazione nel corso delle conferenze stampa presso Palazzo d’Orleans nella sala Alessi recentemente rinnovata ma non nell’approccio nei confronti dei giornalisti e dei cameramen, la Figec Sicilia Federazione Italiana Giornalismo Editoria e Comunicazione sindacato emergente a rappresentanza dei diritti dei Giornalisti interviene stigmatizzando un modus operandi poco ortodosso che va assolutamente ridimensionato nel rispetto dell’operato dei giornalisti e dei cameramen.
Quanto riporta in un comunicato stampa dellas Figec Sicilia è accaduto nel pomeriggio di venerdì 3 marzo nel corso della conferenza stampa dedicata al disegno di legge sulla riorganizzazione delle Province e delle Città metropolitane con la partecipazione del Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, il vicepresidente Luca Sammartino, e l’assessore regionale alle Autonomie locali, Andrea Messina.
Rispetto e se necessario anche una rimodulazione degli spazi di tutti coloro che vivono il palazzo senza limitare l’attività dei giornalisti che devono potere svolgere serenamente il proprio lavoro. E’ quanto chiede Figec Sicilia, dopo l’episodio avvenuto ieri prima di una conferenza stampa convocata dal presidente della Regione Renato Schifani, che ha visto il capo del Cerimoniale di Palazzo d’Orleans, Francesco Di Chiara, allontanare in malo modo i giornalisti che come consuetudine avevano appoggiato i computer portatili sul tavolo della sala Alessi.
La Federazione Italiana Giornalismo Editoria e Comunicazione ricorda che la funzione principale del cerimoniere consiste nel riuscire a prevedere e a cancellare tutti gli ostacoli lungo il percorso di un processo di comunicazione: compito che richiede disponibilità, riservatezza, buona educazione e stile. Figec Sicilia si augura maggiore considerazione per un diritto costituzionalmente garantito e per i colleghi che hanno il dovere – prima ancora che il piacere – di raccontare cosa fa ogni giorno la politica di cui sono “cani da guardia”.
Non facciamo finzioni
Alla metà del suo valore.