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Comune e Università di Palermo, nuovo protocollo per la città del futuro

Firmato un accordo quinquennale per trasformare Palermo attraverso innovazione urbana, mobilità sostenibile, cultura e inclusione

Palermo, 13 maggio 2025 – Il Comune di Palermo e l’Università degli Studi rafforzano il loro legame con un nuovo protocollo d’intesa quinquennale che punta a trasformare la città in chiave innovativa, sostenibile e inclusiva. A siglare l’accordo, il sindaco Roberto Lagalla e il rettore Massimo Midiri, in presenza dell’assessore all’Urbanistica Maurizio Carta e della prorettrice Clara Celauro.

L’intesa, rinnovando una cooperazione avviata nel 2008, prevede azioni strategiche in ambiti chiave: pianificazione urbana, valorizzazione culturale, mobilità sostenibile e servizi agli studenti, con interventi concreti già in fase di progettazione.

Uno degli interventi più rilevanti sarà la pedonalizzazione di via Archirafi, destinata a diventare un vero e proprio campus urbano in sinergia con il restauro dell’ex Consorzio Agrario e la riqualificazione della retrostante via Antonio Ugo. Si tratta di un progetto condiviso tra amministrazione comunale e ateneo, finanziato dal Ministero delle Infrastrutture.

Previsto anche lo scambio di proprietà tra Comune e Università per ottimizzare le funzioni dell’ex Collegio San Rocco e dell’ex Hotel Patria, che potrebbe essere riconvertito per accogliere i nomadi digitali, sempre più presenti a Palermo.

Tra le azioni concrete, l’accordo include lo studio di fattibilità per un ospedale veterinario nell’area dell’ex Macello, con spazi dedicati alla didattica e alla ricerca, e l’affidamento all’Ateneo di un’area in via Basile per attività sportive in collaborazione con il CUS. “Formalizziamo una collaborazione già operativa – ha spiegato Lagalla – che ha prodotto progetti importanti, dalla rigenerazione urbana all’innovazione tecnologica. Palermo è oggi la prima destinazione italiana per i nomadi digitali, e dobbiamo saperla rendere attrattiva con spazi adeguati e inclusivi”.

Il rettore Midiri ha parlato di “un nuovo ciclo di cooperazione tecnico-scientifica” in grado di “trasformare Palermo con progetti concreti che valorizzano il territorio e generano benefici per studenti, cittadini e ambiente”.

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