Cavallo stramazza in piazza a Palermo: con la Legge Brambilla pene più dure.
Dopo l’ennesimo caso di maltrattamento in città, Brambilla ricorda le nuove pene

Ne abbiamo già parlato nei giorni scorsi, dopo l’ennesimo episodio che ha scosso la città: un cavallo è stramazzato al suolo in piazza Verdi, sotto gli occhi di residenti e turisti, probabilmente per il caldo e la fatica. Un’immagine che ha riaperto il dibattito sull’uso degli animali nei trasporti e sulla tutela del loro benessere, soprattutto in ambito urbano.
A rilanciare l’attenzione sul tema è l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali, che sottolinea come, grazie all’approvazione della Legge Brambilla, episodi simili non potranno più restare impuniti.
La nuova normativa prevede fino a due anni di reclusione e multe fino a 30.000 euro per chi maltratta un animale, ovvero lo sottopone a condizioni di vita, lavoro o stress non compatibili con la sua natura. In caso di uccisione con aggravanti – come sevizie o sofferenze prolungate – la pena può arrivare fino a 4 anni di carcere, con sanzioni fino a 60.000 euro.
“Appena la legge entrerà pienamente in vigore – afferma l’on. Brambilla – ogni caso di maltrattamento verrà denunciato e perseguito secondo le nuove regole. Il tempo dell’impunità è finito”.
Nel frattempo, cresce in città la richiesta di regole più rigide sull’utilizzo di animali per il trasporto di persone, specie in aree turistiche come via Maqueda e i dintorni del Teatro Massimo.







