Palermo, cavalli allo stremo: nuovo incidente a Piazza Verdi.
Ada denuncia condizioni inaccettabili per gli animali e chiede un piano di intervento strutturato e immediato.

Ancora un episodio spiacevole ieri mattina a Piazza Verdi, dove un cavallo è rimasto coinvolto in un incidente durante il servizio di trasporto con carrozza. Secondo l’Associazione Ada, l’incidente è solo l’ennesima conseguenza di controlli troppo deboli da parte dell’ASP e della Polizia Municipale, oltre che di una scarsa conoscenza dell’etologia equina da parte di chi dovrebbe occuparsi della tutela di questi animali.
“I cavalli non sono mezzi da traino, sono esseri viventi”
I cavalli utilizzati per il trasporto urbano non sono fatti per affrontare ore di lavoro sotto il sole, tra smog, traffico e rumori assordanti. Non lo dice solo il buon senso, ma anche la scienza: l’etologia equina ci insegna che questi animali hanno bisogno di spazio, movimento e tranquillità.
“I cavalli da corsa e da carrozza non sono progettati per tirare carichi pesanti in città. La loro struttura fisica e mentale è incompatibile con un ambiente urbano così stressante”, spiega Giusy Caldo.
Controlli e formazione: ancora troppe falle
Un altro punto critico riguarda la mancanza di controlli costanti sullo stato di salute degli animali. Secondo Ada, non basta un controllo saltuario o un corso fatto l’anno scorso per chi guida le carrozze: servono verifiche regolari e una formazione continua, soprattutto per gestire situazioni difficili come il traffico congestionato o il caldo estremo.
Caldo e cambiamento climatico: cavalli a rischio
E proprio il caldo rappresenta un ulteriore pericolo. In un’estate sempre più bollente, i cavalli sono costretti a lavorare in condizioni insostenibili, senza adeguati ripari o strumenti per rinfrescarsi.
“Servono ripari e sistemi di raffreddamento, altrimenti mettiamo a rischio la vita degli animali”, sottolinea Caldo.
Task force per il controllo: non basta l’assessore Ferrandelli
Altro nodo cruciale è quello dei controlli sul territorio. Attualmente, gran parte della pressione cade sull’Assessore al Benessere Animale, Fabrizio Ferrandelli, che spesso si ritrova a dover intervenire di persona per segnalare gli illeciti.
“Non può essere Ferrandelli a correre da una parte all’altra della città per segnalare ogni irregolarità. Serve una risposta più strutturata, coinvolgendo tutte le forze dell’ordine”, afferma Ada.
Da qui la richiesta chiara: una task force composta da Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco, coordinata dalla Prefettura, per garantire una presenza capillare e costante sul territorio.
Carrozze elettriche: una proposta concreta per il futuro
In mezzo a tante criticità, emerge anche una proposta positiva. I vetturini, secondo quanto riportato da Giusy Caldo, si sono detti disponibili a convertire le loro carrozze in modelli elettrici.
Una soluzione che avrebbe già trovato il sostegno del Comune e della Regione, e che rappresenterebbe un’alternativa sostenibile, rispettosa degli animali e moderna.
Chiesta un’indagine sull’incidente di ieri
Intanto, per l’episodio accaduto ieri mattina, l’Associazione Ada ha chiesto l’avvio immediato di indagini e la verifica delle immagini di videosorveglianza per individuare la carrozza e il cavallo coinvolti. L’obiettivo è fare chiarezza e accertare eventuali responsabilità.
Un appello forte, quello lanciato da Giusy Caldo e dall’Associazione Ada, che va ben oltre l’episodio isolato. La richiesta è chiara: garantire il benessere degli animali e la sicurezza dei cittadini, con azioni concrete e coordinate. Perché i cavalli non sono macchine. E meritano rispetto.