
Lo spazio d’accoglienza, nato nel gennaio 2013 dalla volontà di Padre Gianni Notari, è gestito autonomamente dai parrocchiani in collaborazione con la Caritas Diocesana e in sinergia con gli studenti che frequentano le aule studio della parrocchia. Rispetto all’anno scorso i locali sono stati ampliati, con l’aggiunta di un angolo cucina ed una stanza per permettere ai volontari di passare la notte. Al momento vengono ospitati anche numerosi concittadini che si sono ritrovati in strada per mancanza di un lavoro o in seguito ad una separazione familiare. Grazie alla sensibilità del parroco è stato così possibile trovare una sistemazione temporanea per numerosi senza fissa dimora, migranti inclusi. Il dormitorio a bassa soglia prende il nome del 40enne austriaco morto sotto i portici di Corso Sicilia nel Natale 2013, nell’anonimato e nell’indifferenza collettiva.
Per ovviare all’emergenza freddo ed abitativa della nostra città, la Caritas Diocesana nel prossimo futuro prevede la realizzazione di un dormitorio per uomini e padri separati. Mentre sono attivi tre Gruppi Appartamento – di cui uno da un bene confiscato alla mafia – per donne e ragazze madri con minori al seguito. Anche in questo caso per informazioni sulle modalità di accesso alla strutture bisogna rivolgersi presso il ‘Centro D’Ascolto’ dell’Help Center dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 12.