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I PROSSIMI APPUNTAMENTI DELLA POLITICA ITALIANA (di Giuseppe Sangiorgi)

I PROSSIMI APPUNTAMENTI DELLA POLITICA ITALIANA

I prossimi appuntamenti della politica italiana per chiudere il cerchio dopo la rielezione di Mattarella, quella di Giuliano Amato a Presidente della Corte Costituzionale e la conferma del Governo Draghi, come sostiene caldamente il segretario Enrico Letta del Partito Democratico è l’approvazione di una nuova legge elettorale, possibilmente fatta su misura.

L’ultimo passaggio da fare è creare le condizioni per avere un Parlamento ad immagine e somiglianza delle attuali forze di governo, e confermare in modo autoreferenziale una maggioranza in grado di sostenere lo stesso presidente del consiglio, per altri cinque anni.

Un’operazione a portata di mano, semplice da realizzare grazie alla riduzione del numero dei parlamentari. Questo lo si ottiene per l’appunto, attraverso la nuova legge elettorale di tipo proporzionale con lo sbarramento almeno al 5%, che la chiameranno per esempio modello tedesco, francese etc…. termine usato ad arte per rafforzare l’idea che stanno operando nel giusto e possibilmente per il bene del Paese.

Ciò significa che tutte le forze politiche che sono al di sotto dello sbarramento, prevalentemente nuove formazioni che si pongono alternative ai rottamatori, rottamati e rottami della politica, rimarranno tagliate fuori, favorendo di fatto l’esistente.

Con lo sbarramento si realizza un progetto malvagio, quasi criminale fortemente voluto dal Partito Democratico, di confermare tutti i partiti che sostengono il governo, compreso gli alleati avversari la Lega e Forza Italia, ad esclusione di Fratelli d’Italia che avrà si più parlamentari, ma con un ruolo di semplice opposizione.

Il resto viene completato attraverso le liste blindate, che permetterà a gente come Di Maio, Berlusconi, Letta, Renzi etc…. di fare un ulteriore selezione, confermando i fedelissimi, cioè quelli che non hanno dato ne daranno problemi perché predisposti all’allineamento, cioè pronti a genuflettersi alla volontà della maggioranza o meglio ancora alla volontà di tre, quattro persone.

Di questo non ci sorprendiamo del Partito Democratico, che ormai conosciamo il suo modo di fare politica, a prescindere chi è il segretario di turno, che è quello di conservare all’infinito l’esistente, l’importante rimanere sempre e comunque a cavallo.

Ci stranizza il comportamento assunto negli ultimi anni dalla Lega che sulla carta dovrebbe sostenere e ricostruire la coalizione di centro destra ponendosi alternativa ad un certo modo di fare politica e al M5S che ha ingannato gli italiani con una serie di proposte ed iniziative non realizzate, rimangiandosi quasi tutte le promesse di cambiamento, a cominciare dalla non candidabilità dei parlamentari con il doppio mandato.

La Lega, se vuole continuare ad essere centrale nella politica italiana, deve cercare di canalizzare tutti i movimenti politici di area, che ci sono, e lavorare a rafforzare una coalizione per vincere le politiche del 2023, che sia in grado di portare avanti idee, progetti e programmi da tempo chiusi nel cassetto, sacrificati per dare spazio alle interminabili politiche depressive ed insignificanti della sinistra italiana.
Giuseppe Sangiorgi*

*Responsabile Organizzativo
IRD – ITALIA REPUBBLICA DEMOCRATICA
Movimento per la Democrazia e la Libertà
www.italiarepubblicademocratica.it

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