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Bonus Sicilia per le imprese in crisi. Il click day è un’incognita. Le opposizioni insorgono: “così sarà un fallimento”

“La Regione Siciliana sostiene il sistema produttivo colpito dall’emergenza Covid 19 con un contributo a fondo perduto destinato alle microimprese artigiane, commerciali, industriali, di servizi e alberghiere. L’agevolazione, fino a un massimo di 35 mila euro, è concessa attraverso un bando, con procedura semplificata a sportello, su piattaforma informatica dedicata https://siciliapei.regione.sicilia.it”

Questa è la descrizione della seconda pagina del depliant di presentazione del BONUS SICILIA.

bonus sicilia- click day

Fin qui sembrerebbe tutto meraviglioso, ma la cosiddetta “procedura semplificata a sportello”, ovvero il click day  è l’incognita di questo bando che produce ai tanti imprenditori timore e sfiducia.

Questa procedura, messa a punto dalla Regione Sicilia per aiutare le microimprese sospese durante il lockdown, rischia di fare il “botto” creando caos nel mondo produttivo siciliano.

Se da un lato c’è l’Amministrazione Regionale propensa a sostenere le imprese in crisi, dall’altra c’è un sistema di gestione tecnico-burocratico della Regione stessa (click day ) che rischia non solo di fare cilecca ma di creare una vera guerra tra poveri dove il più buono farà certamente ricorso.

Ad ogni modo il click day ci ricorda la mega “malafiura”  del Governo  Crocetta su un  bando della Formazione professionale.

Si rischiò una guerra sociale e per mesi e mesi non si parlò d’altro. Povero Crocetta.

Oggi le carte le da il Governo Musumeci e c’è in ballo un “piatto” corposo, ma non troppo, dov’è si gioca d’azzardo e a carte scoperte.

Le imprese che hanno già fatto esperienza con il click day sono in cerca di esperti che si occupino di trasmissione pratiche online poiché sanno che vincerà il più veloce, ovvero la graduatoria sarà redatta in ordine di arrivo delle istanze.

Si presume che il 5 ottobre alle 09.00 e qualche manciatina di secondi finiranno i 136milioni destinati a questa misura. 

Una scommessa che farà  vincere i più furbi, preparati e ben organizzati.

I perdenti saranno tanti e le polemiche assicurate.

L’assessore Turano più volte intervistato ha dichiarato che la legge gli impone questa procedura, quindi obbligato a procedere in questa modalità, ma a molti questa sua dichiarazione suona male.

Anche Crocetta nel flop del suo click day dovette tornare indietro e rifare tutto da capo.

Allora  in molti si chiedono, forti delle precedenti esperienze negative: “Cari Governatore e  Assessore Turano non sarebbe il caso di riprendere in mano il bando per cercare di trovare altra procedura atta  a garantire una equa partecipazione?

Crediamo fortemente che  l’aiuto della Pubblica Amministrazione non deve diventare una scommessa per pochi, ma una opportunità per l’intero mondo produttivo siciliano.

Nel frattempo le opposizioni diramano comunicati stampa con un chiaro: “così sarà un fallimento”

Click day. Pasqua (M5S) a Musumeci: Così sarà un fallimento, modificate questo bando

Palermo 30 settembre 2020 – “Il Click day sarà un fallimento. Fermatevi prima che sia troppo tardi, le aziende non vedranno un centesimo, ci sarà una pioggia di ricorsi e a beneficiarne saranno solo probabilmente gli amici degli amici. Modificate questo bando”. A dichiararlo è il capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars Giorgio Pasqua a proposito delle modalità di erogazione del Bonus Sicilia da parte della Regione Siciliana attraverso un click day.  “Quello che dovrebbe essere un aiuto alle imprese strozzate dalla crisi da covid – spiega Pasqua – sarà in realtà l’ennesima dimostrazione di una politica e di una burocrazia regionale cieca e fallimentare. Anzitutto come detto, la modalità stessa del click day non mette le aziende sullo stesso piano semplicemente perché i server da cui partono i click non hanno medesima velocità, quindi l’impresa di Rosolini non avrà la stessa velocità di Palermo. Inoltre vi è una mancata indicazione di alcuni codici ateco, nella tabella degli ammessi, non vi è nessuna considerazione per le aziende con più codici ateco che peraltro sono la maggioranza. Inoltre perché usare una piattaforma diversa dall’agenzia delle entrate per la gestione del bonus visto che a livello nazionale è questa agenzia ad operare la gestione? Non ci sono nemmeno le “FAQ”, c’è inoltre l’assurdità della richiesta del DURC alle aziende dispensate dal pagamento dei contributi in piena pandemia e la contestuale richiesta di dilazione dei termini di scadenza delle domande”.

“Morale, la Regione riesce complicare le operazioni di riconoscimento del bonus in un momento di emergenza ed addirittura costringe in questa fase di incremento dei contagi a far correre i contribuenti a destra e a manca per sbrigare carte e documenti che finiranno in qualche scaffale a prendere polvere nella migliore delle ipotesi. Musumeci e soci non si rendano complici del fallimento delle nostre imprese. Modifichino questo bando prima che sia troppo tardi” – conclude Pasqua.

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