La Polizia di Stato ha arrestato una giovane coppia palermitana, lui 20 anni, lei 19, dopo averli sorpresi in possesso di oltre 2,4 kg di droga tra marijuana e hashish, già suddivisa in dosi e pronta per lo spaccio. L’operazione è scattata nel quartiere Villaggio Santa Rosalia, durante un controllo del territorio condotto dagli agenti della Squadra Mobile sezione “Falchi”.
I poliziotti hanno notato i due giovani mentre entravano con fare sospetto in un immobile di via Montegrappa. Dopo averli tenuti sotto osservazione, li hanno seguiti e fermati per un controllo. Il ragazzo ha tentato di sviare gli agenti dichiarando un indirizzo falso, ma è stato subito smentito dal possesso delle chiavi del portone. Messo alle strette, ha ammesso di abitare nello stabile e ha citofonato alla compagna per farsi aprire.
Durante l’attesa sul pianerottolo, gli agenti hanno sentito l’apertura di una finestra e, subito dopo, un tonfo proveniente dall’esterno. Entrati in casa, hanno trovato la giovane intenta a spruzzare deodorante, nel tentativo di coprire il forte odore di marijuana. Affacciandosi a una finestrella, hanno scoperto nel terrazzino sottostante numerose dosi di droga sparse a terra, insieme a materiale per il confezionamento.
La polizia ha sequestrato 1,263 kg di marijuana, 1,162 kg di hashish, un bilancino di precisione, un coltello intriso di droga, bustine, una spillatrice e 615 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio. Hanno posto tutto il materiale sotto sequestro.
Gli agenti hanno messo la coppia agli arresti domiciliari, in attesa della convalida. Hanno anche indagato un congiunto della coppia, presente al momento del controllo, per detenzione ai fini di spaccio in concorso.
La vicenda solleva ancora una volta interrogativi sull’estensione del fenomeno dello spaccio anche tra giovanissimi e all’interno di contesti familiari
Che due ragazzi appena maggiorenni gestissero un’attività illecita così strutturata, con dosi pronte, strumenti per il confezionamento e una rete logistica, dimostra quanto la criminalità legata alla droga sia radicata e pervasiva anche nei quartieri popolari di Palermo. Un segnale allarmante, che impone una riflessione profonda non solo sul piano della repressione, ma anche su quello dell’educazione, del disagio sociale e della mancanza di alternative per molti giovani.
La Questura di Palermo ha ricordato che la responsabilità penale sarà accertata solo in caso di sentenza definitiva, in linea con il principio costituzionale della presunzione di innocenza.

