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Birra artigianale, la Sicilia punta sulla filiera: “Serve una malteria regionale per ridurre i costi e rilanciare l’economia”

L’assessore Tamajo: “Investire nella filiera è strategico. Malto siciliano per tagliare i costi del 7% e sostenere agricoltura e imprese locali”

Palermo, 9 giugno 2025 – Valorizzare il comparto brassicolo siciliano e costruire una filiera produttiva forte e sostenibile: è questo l’obiettivo indicato dall’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo, intervenuto oggi a Palermo durante la presentazione della nona edizione di Bubble Beer, il festival della birra artigianale in programma dal 12 al 15 giugno.

«Occorre sostenere la filiera del settore della birra artigianale con strumenti concreti, promuovendo percorsi strutturati, duraturi e tanta formazione», ha dichiarato Tamajo. «In Sicilia il comparto è in crescita e ci sono già eccellenze, ma si può fare di più: l’utilizzo dei malti siciliani, ad esempio, permetterebbe di ridurre di almeno il 7% il costo della birra».

Una proposta ambiziosa, quella di una malteria regionale, che secondo l’assessore avrebbe un impatto significativo non solo sulla produzione di birra ma anche sull’intero comparto agricolo e sulla catena della sostenibilità.

Il Festival Bubble Beer, giunto alla sua nona edizione, continua a consolidarsi come punto di riferimento per il mondo brassicolo del Sud Italia. «Il festival cresce di anno in anno – ha aggiunto Tamajo – Invito le grandi imprese del settore a guardare alla Sicilia, a conoscere da vicino le realtà presenti sul territorio. Nonostante le difficoltà, qui ci sono risorse umane, competenze e creatività che meritano di essere valorizzate».

La creazione di una malteria regionale in Sicilia rappresenterebbe una svolta strategica per abbattere i costi di produzione, incentivare le coltivazioni locali di orzo e incrementare il valore aggiunto della filiera, generando un modello virtuoso di economia circolare.

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