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Qatargate e Qatar Airways, giro d’affari da 3 miliardi sugli aerei: la chiave di volta?

Lo scandalo corruzione travolge anche gli aerei del Qatar. “Il Paese qatariota – secondo quanto riporta il quotidiano Lì ero – potrebbe aver fatto pressioni per l’accordo sul trasporto aereo tra l’Unione Europea e la Qatar Airways, la compagnia di bandiera del Paese, una delle più grandi compagnie aeree del mondo” . Al momento non è coinvolta nella mega-inchiesta ma un provvedimento legislativo rischia di far saltare, l’accordo “cieli aperti” sottoscritto dalla Commissione nell’ottobre dello scorso anno, e che garantisce a Qatar Airways, l’accesso illimitato al mercato dell’Ue, che conta 450 milioni di persone. In cambio, le compagnie aeree comunitarie, ottengono reciprocità nella nazione che però conta solo 2,9 milioni di persone. L’accordo è già in vigore in maniera provvisoria, in attesa della ratifica ufficiale di tutti i 27 Paesi membri prima di avere il via livera finale del Parlamento Ue, un processo che potrebbe richiedere anni. Al momento solo sei Paesi hanno dato il loro ok: Irlanda, Austria, Lettonia, Grecia, Estonia e Repubblica ceca.

A 340 Qatar Airways ripreso in sosta al Falcone-Borsellino foto Fabio Gigante

Con l’accordo il Qatar ha voluto anche aumentare i voli in entrata e uscita in vista dei Mondiali di calcio. “Secondo uno studio economico indipendente”, si legge sul sito della Commissione Ue, “l’accordo potrebbe generare benefici per quasi 3 miliardi di euro nel periodo 2019-2025”. Contrari all’intesa molti “colossi” come Lufthansa e Air France, che si erano scagliati contro gli accordi Ue-Qatar anche per la gestione del post -pandemia lamentando una “concorrenza sleale” ai loro danni (c’erano di mezzo l’impatto ambientale), così come tutte le compagnie che fanno parte dell’Europeans for fair competition (E4fc) che tra le altre riunisce pure Swiss, Brussels Airlines e AirDolomiti. L’inizio dei negoziati tra Doha e Ue risale a inizio 2017, quando il Qatar ha voluto reagire all’embargo diplomatico-economico subìto a inizio 2017 da Arabia Saudita, Bahrain, Egitto ed Emirati Arabi: Doha, ufficialmente, era finita nel mirino per l’eccessiva vicinanza all’Iran e agli ambienti del terrorismo. La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, “ha ribadito la sua volontà di fare trasparenza su tutti i dossier legislativi che possono essere sotto l’influenza di reti legate a interessi stranieri”, e “la procedura di ratifica dell’accordo aereo con il Qatar, attualmente in corso, non fa eccezione“, ha dichiarato la presidente della commissione Trasporti dell’Aula, Karima Delli.

Fabio Gigante

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