Avviso 7, il bis del disastro: anche il secondo click day è un fallimento
Piattaforme in tilt, enti umiliati e ferie rovinate: la formazione in Sicilia resta una macumba
Oggi, 15 settembre, si è consumata la seconda puntata del dramma. Dopo il caos del primo click day del 12 settembre, la Regione ha deciso di riprovarci. Ma come ampiamente previsto, anche questo secondo round si è trasformato in un fallimento annunciato.
Gli enti come pesci in faccia
Gli operatori della formazione, i dipendenti e i dirigenti che da settimane vivono nell’incertezza hanno dovuto subire un’altra giornata di umiliazioni. La piattaforma, ancora una volta, non ha retto. Gli errori si sono ripetuti, i tempi si sono allungati, il nervosismo è esploso. Non bastava il bando pubblicato in pieno agosto, quando era materialmente impossibile trovare corsisti e collaboratori: bisognava anche rovinare ferie e programmazioni per arrivare a questo ennesimo disastro.
Assenza di dialogo e scelte sbagliate
Il problema – come riferito da fonti attendibili – è che tra Assessorato alla Formazione e Sicilia Digitale non c’è stata alcuna reale concertazione. Nessuna prova di carico, nessun collaudo serio. Si è preferito spingere sul tasto “avvia” confidando in un miracolo che non è arrivato. Risultato: enti in affanno, famiglie preoccupate, lavoratori allo stremo.
Annullamento o salvezza a metà?
In questo scenario caotico, i sindacati hanno alzato la voce, arrivando a chiedere addirittura l’annullamento dell’Avviso 7. Una posizione che non trova il consenso delle associazioni datoriali, le quali chiedono invece di cancellare l’attuale sistema di prenotazione delle risorse e di tornare al modello dello scorso anno che, pur tra mille difficoltà, almeno era riuscito a reggere.
Dall’altro lato ci sono anche enti che, pur tra mille ostacoli, sono riusciti a presentare una parte delle domande e non intendono sacrificare il doppio lavoro già fatto. Da qui nasce una vera e propria guerra interna: tra enti, tra associazioni datoriali e sindacati, ognuno con la propria linea e la propria verità da difendere.
La verità è che nessuno esce vincitore: chi ha presentato le istanze si trova in bilico, chi non ci è riuscito si sente truffato, e l’intero comparto resta ostaggio di una macchina burocratica che non funziona. Tutto questo è la conseguenza di un fallimento potente, ripetuto e incontrollato, che da anni accompagna la formazione professionale in Sicilia.
Molti mesi persi
Intanto, ricordano gli operatori, sono già dieci mesi che i corsi non partono, che i saldi del precedente Avviso 7 non arrivano, che i corsisti aspettano attestati mai consegnati. Questo secondo fallimento segna un punto di non ritorno: non si tratta più di semplici errori tecnici, ma di una gestione indegna che mina la credibilità stessa della formazione professionale in Sicilia.
La macumba continua. E a rimetterci, ancora una volta, sono gli enti, i lavoratori e i cittadini che avrebbero diritto a percorsi formativi veri e funzionanti.
Leggi anche: Avviso 7, la macumba continua: il primo click day è stato un fallimento
Fonte ufficiale: Portale Sicilia FSE+

