Morto l’avviso 7 dopo 38 minuti dalla sua apertura, esattamente come era stato previsto. Tra il delirio e l’opportuno incazzamento degli enti, molti hanno cercato disperatamente di capire come risolvere il problema per procedere nella disavventura. Una piattaforma, anche questa prevista che “fa acqua da tutte le parti”. Eppure, dietro la piattaforma c’è la strapagata Sicilia digitale, che anche questa volta non è riuscita a garantire il corretto funzionamento, almeno in questo primo tentativo. Dunque si sa, con la formazione si va a tentativi fortuiti.
Nonostante una mezza giornata di lavoro tra preparativi, invenzioni di sistema e persino santini appesi alle postazioni dei pc per i credenti, tutto è stato vano. Alle 12:38 il sistema ha ceduto e, secondo fonti credibili, la Regione lo ha dichiarato definitivamente ‘morto’, in attesa di un comunicato ufficiale e di una probabile ripartenza.
Gli enti si interrogano: chi è riuscito ad entrare e caricare dati, potrà considerare il lavoro salvato o dovrà sperare in un nuovo colpo di fortuna? Di certo c’è che il sistema ha fallito, lasciando ora da capire come si muoveranno l’assessorato, il Dipartimento Sicilia Digitale e la “coelizzazione di santi”, di cui gli enti avranno bisogno anche se non credono.
In sintesi, ancora una volta l’Avviso 7 conferma i limiti di una piattaforma inadeguata, con impatti concreti sugli enti e sulle procedure amministrative siciliane.
Fonti attendibili confermano che la piattaforma è chiusa e sarà azzerata e riaperta a breve, vanificando tutto il lavoro di chi era riuscito a caricare i dati e completare qualche corso. Anche questo ha dell’incredibile.
A tal proposito, la nostra redazione ha provato a sentire il Dirigente Generale del Dipartimento della formazione professionale, Rossana Signorino per capire cosa è successo e quale sarà la prossima mossa.

