Asu nei beni culturali, via libera all’integrazione oraria per il 2025

Tre milioni dalla Regione per aumentare le ore lavorative e avviare la stabilizzazione

Beni culturali, tre milioni per l’integrazione oraria degli Asu

La Regione finanzia l’aumento delle ore per 258 lavoratori impiegati nei siti culturali siciliani

14 marzo 2025 – Tre milioni di euro stanziati dalla Regione Siciliana per l’integrazione oraria dei lavoratori Asu impiegati presso le sedi centrali e periferiche dell’assessorato ai Beni culturali. La misura, proposta dall’assessore Francesco Paolo Scarpinato, è stata approvata nella seduta di giunta odierna e riguarda il 2025.

Un segnale concreto contro la precarietà

L’obiettivo è garantire l’estensione dell’orario di servizio da 20 a 36 ore settimanali per tutti i 258 lavoratori. I fondi serviranno a coprire non solo il pagamento delle ore aggiuntive, ma anche gli oneri relativi a Irap e Inail. Un intervento che si affianca al sostegno già garantito dal dipartimento regionale del Lavoro.

Schifani: «Stabilizzazione al più presto»

«Un nuovo segnale di attenzione per una categoria di lavoratori che da troppo tempo fa i conti con una condizione di precarietà lavorativa – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani –. La nostra intenzione, così come abbiamo dimostrato anche con l’ultima legge di Stabilità, è comunque quella di stabilizzarli al più presto».

Scarpinato: «Chiudiamo una pagina di precariato»

Il provvedimento si inserisce in un percorso più ampio di stabilizzazione degli Asu all’interno della società partecipata regionale Sas. «L’approvazione dello stanziamento dei tre milioni di euro è un atto che sottolinea la sensibilità del governo per questo personale, nelle more della loro stabilizzazione presso la società partecipata della Regione Sas – aggiunge l’assessore Scarpinato –. Siamo al lavoro per mettere la parola fine a un altro pezzo di precariato in Sicilia».

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