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Bimbo di 5 anni muore in incidente causato da youtuber durante una challenge

Tragedia a Roma: Un bambino di 5 anni muore in un incidente causato da youtuber che giravano un video.

Bimbo di 5 anni muore in incidente causato da youtuber durante una challenge

Cosa sta accadendo nella nostra società e nelle comunità giovanili in particolar modo?

La ricerca di popolarità e l’aumento dei numeri di follower o visualizzazioni possono portare alcune persone a compiere azioni irresponsabili, mettendo in pericolo se stessi e gli altri.

In alcuni casi, questo può sfociare in sfide estreme e pericolose che possono avere conseguenze tragiche come quella di ieri nell’incidente a Roma. Il conto l’ha pagato un bimbo di cinque anni con la propria vita.

Il video dei quattro su Tik ToK ci fa comprendere meglio.

Indagato per omicidio il 20enne coinvolto nell’incidente, madre e sorellina del bambino in condizioni gravi. Il gruppo “TheBorderline” organizzava sfide con supercar noleggiate.

Roma, 15/06/2023 – Ieri si è verificato un violento incidente stradale tra un SUV e una Smart a Roma, che ha portato alla morte di un bambino di cinque anni. Il tragico episodio ha avuto luogo in via Archelao di Mileto, tra la zona di Acilia e Casal Palocco, e le circostanze esatte dell’accaduto sono ancora oggetto di indagine.

Il SUV coinvolto nell’incidente era un Lamborghini preso a noleggio da soli due giorni, con a bordo un ventenne e altre quattro persone. Secondo le prime ricostruzioni, sembra che le persone a bordo del SUV potrebbero essere state distratte dai loro telefoni cellulari o dalle videocamere utilizzate per registrare un video. Le forze dell’ordine hanno sequestrato i telefoni dei giovani per determinare chi stesse effettuando la registrazione al momento dell’incidente, un video che è già stato acquisito dagli investigatori e che potrebbe essere stato realizzato per una sfida su YouTube.

A conferma di questa ipotesi, è emerso un breve filmato di 15 secondi apparso online, in cui uno dei giovani dichiara: “Secondo giorno in Lamborghini, per adesso tutto bene”. Attualmente, l’alcol test eseguito sul conducente del SUV ha dato esito negativo, ma i pubblici ministeri contestano l’accusa di omicidio stradale al ventenne che si trovava al volante. Gli inquirenti stanno inoltre valutando la posizione degli altri quattro passeggeri del veicolo. Potrebbe essere contestata loro l’associazione a reato qualora si dovesse provare che, nelle fasi precedenti all’incidente, stavano registrando un video da condividere sui social per una “sfida” online, incoraggiando il guidatore.

Le indagini in corso riguardano un incidente stradale avvenuto in una strada di Casal Palocco, in cui un SUV a noleggio si è scontrato ad alta velocità con una Smart a bordo della quale viaggiavano una donna con i suoi due figli piccoli, causando la morte di uno dei bambini. I cinque giovani a bordo della Lamborghini sono rimasti illesi, ma il conducente è stato indagato per omicidio stradale. Secondo quanto emerso, stavano filmando la loro folle corsa come parte di una “challenge”: rimanere al volante per 50 ore. Il gruppo è conosciuto come “TheBorderline” e conta oltre 600.000 follower sui social media.

Le condizioni del bambino sono apparse subito disperate: quando sono arrivati i soccorsi, il piccolo era già in arresto cardiaco. Al pronto soccorso dell’ospedale Grassi di Ostia, i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. In serata, il padre si è recato in ospedale per il riconoscimento della salma. Nell’incidente, la madre di 29 anni e la figlia di  tre anni hanno riportato ferite e sono state trasportate in codice rosso all’ospedale Sant’Eugenio. Le loro condizioni sono gravi, ma non sembrano essere in pericolo di vita.

Cos’è la “challenge”?

L’ultima sfida proposta dal gruppo sui canali social consisteva in una corsa di 50 ore a bordo di un SUV Lamborghini. Secondo quanto emerso, nei due giorni precedenti, i ragazzi si erano alternati alla guida dell’auto a noleggio. La sfida prevedeva di non scendere mai dal veicolo. In passato, avevano già lanciato sfide simili, come rimanere in macchina per 50 ore. Sulla pagina del loro canale si può leggere: “Non siamo ricchi, ma ci piace spendere per farvi divertire. Più supporto riceviamo, più contenuti costosi e divertenti potremo realizzare. Tra sfide, challenge e scherzi di ogni tipo, cercheremo di strapparvi una risata in ogni momento”. Nei video degli scorsi mesi, li si può vedere su una ruota panoramica da cui non dovevano scendere per 24 ore, oppure impegnati nella sfida di mangiare il maggior numero possibile di pezzi di sushi, o ancora nel tentativo di rimanere con i piedi dentro una scatola di cartone per cinquanta ore.

Questo tragico incidente ha sollevato un’onda di preoccupazione riguardo alle sfide estreme che vengono promosse sui social media. È importante ricordare che la sicurezza e la responsabilità devono sempre venire prima del desiderio di ottenere visualizzazioni e seguaci. L’uso irresponsabile dei mezzi di comunicazione può avere conseguenze tragiche, come dimostrato in questa terribile vicenda.

Le autorità stanno conducendo un’approfondita indagine sull’incidente per stabilire le responsabilità di tutti i coinvolti. La speranza è che questo evento possa servire come monito per promuovere un uso più consapevole e sicuro dei social media, in modo da evitare tragedie simili in futuro.

Le autorità invitano inoltre chiunque abbia informazioni utili riguardo all’incidente a collaborare con le indagini al fine di far luce su tutti i dettagli e garantire giustizia per la vittima e la sua famiglia.

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