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Andrea Lenzi nominato presidente del CNR, guiderà l’ente nel biennio decisivo del PNRR

Dopo mesi di vuoto ai vertici, il Ministero dell’Università affida la guida del Consiglio Nazionale delle Ricerche a un profilo accademico di prestigio

CNR, finisce il vuoto al vertice: Andrea Lenzi è il nuovo presidente

Endocrinologo di fama, guiderà l’ente per soli due anni. Ora si gioca tutto sul PNRR

ROMA 27 Luglio 2025 – Dopo mesi di paralisi istituzionale, il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha finalmente un nuovo presidente. Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha scelto Andrea Lenzi, classe 1953, medico e accademico di lungo corso, per guidare l’ente pubblico più importante nel panorama scientifico italiano.

La nomina è stata formalizzata dalla ministra Anna Maria Bernini il 26 luglio 2025, ponendo fine a un vuoto che durava da aprile e che aveva bloccato ogni dinamica operativa e decisionale interna.

Un incarico a tempo, ma strategico

Lenzi resterà in carica solo due anni, a causa del limite di età previsto dallo statuto. Ma saranno due anni fondamentali: entro il 2026, il CNR dovrà dimostrare di saper utilizzare in modo efficace e trasparente oltre 11 miliardi di euro derivanti dal PNRR. Un banco di prova che richiede competenza, visione e autorevolezza.

Chi è Andrea Lenzi

Originario di Bologna, Lenzi è stato professore ordinario alla Sapienza e presidente del Consiglio Universitario Nazionale per un decennio. Endocrinologo di fama, è autore di circa 1.000 pubblicazioni scientifiche ed è attualmente portavoce della rete italiana delle Cattedre UNESCO.

La sua figura è considerata autorevole e trasversale, capace di dialogare sia con il mondo accademico sia con quello politico-istituzionale.

Il CNR riparte, ma con molti nodi

La sua nomina arriva dopo un lungo stallo: l’ex presidente Maria Chiara Carrozza aveva concluso il mandato ad aprile, senza un rinnovo. Parallelamente, era decaduto anche il Consiglio di amministrazione, lasciando l’ente in uno stato di semi-vuoto istituzionale. Solo a giugno erano stati reintegrati i membri del CdA, consentendo di procedere con la scelta del nuovo presidente.

Ora si attendono le prime mosse di Lenzi: dalle scelte organizzative interne alla gestione dei fondi europei, fino alla stabilizzazione del personale precario.

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